In Siria, secondo le Ong, almeno 242 morti in 3 giorni di scontri tra esercito e ribelli

Roma, 29 nov. – Sono 242 le persone rimaste uccise nei combattimenti in corso da tre giorni tra forze siriane e ribelli islamisti su diverse linee del fronte nelle campagne di Idlib e Aleppo, nel nord-ovest della Siria. Lo ha reso noto oggi l’Oservatorio siriano per i diritti umani, dopo che mercoledì scorso il gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e le fazioni alleate hanno lanciato un attacco alle aree controllate dal governo, innescando “i combattimenti più violenti dal 2020”. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altre testate

Diversi osservatori parlano dei combattimenti più violenti e sanguinosi da diversi anni, in cui le fazioni ribelli, tra cui Hayat Tahrir al-Sham (HTS), nata da una costola di Al Qaeda, avrebbe catturato una quindicina di villaggi e avanzerebbero speditamente verso Aleppo, seconda città del paese. (ISPI)

Gli insorti siriani sono entrati ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, e si sono scontrati con le forze governative. Un comandante degli insorti ha diffuso un messaggio registrato pubblicato sui social media in cui invita i residenti della città a collaborare con le forze in avanzata. (Corriere TV)

«Le nostre forze stanno entrando nella città», si legge in un comunicato della coalizione militare ribelle formatasi di recente. I ribelli siriani di Hayat Tahrir al Sham (HTS) rivendicano di aver sfondato le difese di Aleppo e di essere penetrate nel cuore della città dopo aver avuto la meglio sui militari di Damasco fedeli a Bashar Al Assad. (La Stampa)

Medio Oriente: si riaccende la guerra civile siriana

Un’offensiva preparata per mesi da milizie antigovernative, qaidiste e filo-turche, guidata dal gruppo Hayat Tahrir al Sham, ha travolto in poco più di 24 ore una cinquantina di località nel nord e nord-ovest del Paese. (rsi.ch)

La guerra è ripresa improvvisamente lungo la trincea del nord-ovest, congelata da più di quattro anni e che divide l’area controllata dalla coalizione jihadista cooptata dalla Turchia dalla zona controllata dalle forze governative sostenute da Iran e Russia. (Il Fatto Quotidiano)

Mercoledì 27 novembre, poche ore dopo l’entrata in vigore del cessate-il-fuoco fra Israele e Hezbollah, la guerra civile siriana si è prepotentemente riaccesa. (Panorama)