Meloni in sintonia con Calenda sulla difesa: «I dem vogliono un’Europa hippy»

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Più che un derby è una partita del cuore, con il fair play a farla da padrona. Odi et amo? Meglio non scomodare Catullo, perché di astio e livore ieri, al congresso di Azione, non c’era traccia. Giorgia Meloni versus Carlo Calenda? Giammai. Piuttosto Meloni e Calenda: innegabile la sintonia tra i due, quasi una corrispondenza di amorevoli sensi tra parole al miele, sorrisi e sguardi d’intesa. I fendenti entrambi li riservano ad altri: leggi Elly Schlein ma soprattutto Giuseppe Conte. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Un weekend importante per Azione con lo svolgimento a Roma del secondo congresso nazionale che ha visto la conferma come segretario del partito di Carlo Calenda. Per la provincia di Cremona hanno preso parte ai lavori congressuali i delegati Andrea Segalini e Gianmarco Lari, nominati durante il recente congresso provinciale nel febbraio scorso. (La Provincia di Cremona e Crema)

"Ho visto una disponibilità inedita della Meloni, ma il dialogo si fa in Parlamento dove troviamo di solito un muro, ho ascoltato dei toni un po’ sorprendenti da chi come Meloni parlava di burocrati, migranti e uscita dall’euro" così Riccardo Magi a margine del Congresso di Azione. (Il Sole 24 ORE)

Condividi Facebook Twitter WhatsApp Email Un congresso non si nega a nessuno e Calenda non se l’è negato, non perché avesse qualcosa da dire che già non si sapesse, ma per una vetrina che è ormai l’anima della politica, più vetrina se alla sua destra stava seduto il piddino Gentiloni e alla sua sinistra sorrideva e smorfieggiava nientepopodimeno che una smagliante Giorgia Meloni. (Strisciarossa)

Aridaje Carlè. Ma nun è che niente niente, a forza de combatte co’ populisti e illiberali, me diventi pure tu populista e illiberale? Beh, provocazioni a parte, a giudicare dalle ultime “sparate calendiane” il rischio che il “democraticissimo” fondatore di Azione stia, un passo alla volta, imboccando la via dell’illiberalismo della peggio specie è serio e concreto. (Nicola Porro)

(Ricognizione e acquisizione obiettivi) è un reparto di élite delle nostre forze speciali. Il generale Carmine Masiello, attuale Capo di Stato maggiore dell’Esercito, si è formato alla scuola del 185°, di cui è stato comandante dal 2008 al 2010. (L'Opinione)

come giudica l'intervento di Giorgia Meloni al congresso di Azione? Avendo accettato l'invito di Carlo Calenda il presidente del Consiglio ha solo approfittato per trovare un'occasione per provocare e scatenare nuovamente l'isteria della sinistra antifascista dopo l'uscita su Ventotene? O è un modo per ricordare che il confronto pubblico tra avversari politici è dimostrazione di democrazia? Chiesto questo mi rimane l'impressione che la Meloni abbia fatto bene a ricordare anche il ruolo dell'Italia in favore dell'Occidente. (il Giornale)