Trasformazioni omogenee non rilevanti per il concordato preventivo biennale
Via libera al concordato preventivo biennale in caso di trasformazione omogenea. A tre giorni dal termine ultimo per l’adesione al CPB, in risposta a una FAQ del 28 ottobre, l’Agenzia esamina, purtroppo solo parzialmente, gli effetti dell’operazione sul concordato. Gli artt. 11 comma 1 lett. b-quater (causa di esclusione), 21 comma 1 lett. b-ter (causa di cessazione) e 22 comma 1 lett. d (causa di decadenza) del DLgs. (Eutekne.info)
Ne parlano anche altri giornali
La deadline per aderire al concordato preventivo biennale scatta domani. Conto alla rovescia per una platea di quasi 5 milioni di Partite Iva che potranno pagare le tasse sulla base di una proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, regolarizzando la loro posizione fiscale a prezzo di saldo. (La Stampa)
Un recente sondaggio condotto tra gli iscritti evidenzia un tasso di partecipazione inferiore alle aspettative, con meno del 10% dei clienti disposti ad aderire. Mentre il risparmio fiscale rappresenta il principale incentivo, permangono dubbi sulla chiarezza normativa e sulla capacità del CPB di instaurare un nuovo rapporto di fiducia tra fisco e contribuente. (Euroconference NEWS)
A fronte di un tax gap di circa 65 miliardi all’anno, il totale dei controlli effettuati sulla massa dei soggetti ISA è stato pari al 5 per cento nel 2022, percentuale ridotta al 2 per cento nel 2023. Il concordato preventivo biennale come via per ribaltare il rapporto tra Fisco e contribuenti, nell'ottica di rispondere al problema dei pochi controlli fiscali. (Informazione Fiscale)
Infatti, con gli ultimi malfunzionamenti tecnici sono aumentate infatti le criticità che stanno rendendo oltremodo gravoso per i contribuenti e per i professionisti che li assistono il rispetto degli adempimenti e delle formalità in scadenza il 31 ottobre 2024. (Ipsoa)
Concordato preventivo, il test finale per le partite Iva di Giovanni Parente 29 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)
ROMA — Tra il 10% e il 15%. Numeri da flop. Altro che rivoluzione fiscale: le ultime stime dei commercialisti sulle adesioni al concordato preventivo biennale riportano il governo con i piedi per terra. (la Repubblica)