Il Fatto di Domani del 23 Dicembre 2024
IMPUTATO SCAGIONATO? LO RISARCISCA IL MAGISTRATO: L’IDEA DI NORDIO E SALVINI PER MINARE L’AUTONOMIA DELLE TOGHE. L’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open arms dà nuovo vigore al fronte contro i magistrati. Ora sul tavolo c’è la proposta di far pagare ai giudici il conto delle assoluzioni. Il ministro dei Trasporti aveva subito tuonato: “Ora più che mai è urgente la riforma della giustizia. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Le pagine dei giornali di questo Natale sprizzano Salvini da tutti i pori. Poi, rimbalzato da Meloni, Matteo si proietta nella funzione di improbabile king maker del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, o in quella ancora più improbabile di sfidante in prima persona. (GLI STATI GENERALI)
Nel Conte I, i decreti sicurezza e la chiusura dei porti furono frutto di un’adesione più convinta che trasformista del M5S al punto di vista degli alleati leghisti. «Quello che dovevo dire l’ho già detto», così Giuseppe Conte ha commentato l’assoluzione del suo ex ministro Salvini in relazione al sequestro di 147 persone sulla Open Arms nel dicembre 2019. (il manifesto)
Matteo Salvini costituisce più di altri il simbolo negativo dei tempi assolutamente tristi e decadenti che l’Italia sta vivendo. Da ultimo preoccupato dell’inchiesta aperta contro di lui per l’illegittima chiusura dei porti, aveva indossato, in modo oltremodo ridicolo, i panni di difensore delle sacre frontiere della Patria. (Il Fatto Quotidiano)
Se vale per i medici, gli ingegneri e praticamente tutte le altre categorie professionali, perché non deve valere anche per i giudici? Se lo chiede il centrodestra, all’indomani dell’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per Matteo Salvini (ilmessaggero.it)
Non sono abituato a fuggire dalle mie responsabilità a differenza di altri e quando faccio una cosa ci metto la faccia, non sono abituato a cercare capri espiatori o colpevoli”. Soddisfatto per la sentenza del tribunale di Palermo, il segretario federale della Lega non ha lesinato stoccate al leader del Movimento 5 Stelle, alias “lo smemorato”: “Di lui mi interessa poco. (Nicola Porro)
Carlo Nordio, Guardasigilli del governo Meloni, ex magistrato, il “terrore” delle Coop rosse e non solo, si accende una sigaretta e apre le porte del suo ufficio al ministero, in via Arenula. (ilmessaggero.it)