Luigi Mangione, le impronte digitali lo inchiodano. “La gente si offre di pagargli le spese legali”

– Luigi Mangione si dichiarerà non colpevole nel procedimento che lo vede accusato di aver ucciso il ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson, big delle assicurazioni. Lo ha fatto sapere il suo legale, Thomas Dickey, intervistato dalla Cnn, mentre da New York arriva la notizia che inchioda il suo assistito: le impronte del 26enne arrestato in Pennsylvania e quelle rilevate sul luogo del delitto corrispondono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Siamo partiti dal suo gesto, da ciò che hanno detto i giornali. Si parla di Luigi Mangione come di un eroe. (MOW)

Parallelamente, le critiche si sono riversate sulla figura di Thompson, considerato da molti il simbolo di un sistema assicurativo sanitario statunitense percepito come oppressivo e inaccessibile. La catena americana, coinvolta nella cattura del sospetto omicida del CEO Brian Thompson, si trova ora travolta da una bufera social, con diverse recensioni negative. (Gambero Rosso)

Nella maggior parte dei casi il problema riguarda la quarta e quinta vertebra lombare (L4 e L5) e la prima sacrale (S1). Luigi Mangione, 26 anni, incriminato per l’omicidio di Brian Thompson, Ceo del gruppo assicurativo americano UnitedHealthcare, soffre di spondilolistesi fin dall'infanzia. (Corriere della Sera)

Luigi Mangione, così ti costruisco la favola nera

In particolare ha destato, dal punto di vista mediatico, curiosità il proliferare di una serie di iniziative collaterali legate alla figura del ragazzo incarcerato. Felpe, magliette, berretti, tazze e altri oggetti con su scritte le parole “Deny Defend Depose” incise sulle pallottole trovate sul luogo dell’assassinio, hanno spopolato per varie ore su negozi online come Amazon, Ebay, Etsy e Temu. (Il Fatto Quotidiano)

Di Lorenzo Rossi (Famiglia Cristiana)

Per i greci, la quintessenza dell’uomo virtuoso era essere kalòs kaí agathòs, la bellezza rifletteva una certa statura morale, un’aderenza a valori così coriacea che Omero stesso nell’Iliade salvava Ettore di Troia e condannava Achille con sua «ira funesta che infiniti lutti addusse agli Achei». (Vanity Fair Italia)