Inchiesta hacker, Gallo: "E' la vita, chiarirò i fatti"
Iniziati oggi a Milano gli interrogatori di garanzia Sono iniziati da stamani gli interrogatori di garanzia della presunta banda di hacker di via Pattari 6 che farebbe capo a Enrico Pazzali e all’ex super poliziotto Carmine Gallo. Il primo a entrare nell’aula del gip Fabrizio Filice è stato Samuele Nunzio Calamucci, l’informatico ex Anonymus, difeso dall’avvocato Paolo Simonetti ai domiciliari da venerdì, e ritenuto dal pm Francesco De Tommasi uno dei vertici dell’associazione a delinquere dedita allo spionaggio dei dati e il traffico di segreti. (LAPRESSE)
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La società di investigazione Equaliza Srl per ottenere le informazioni illegali dalle banche dati in possesso alle forze dell'ordine si serviva di hacker professionisti, come ha svelato l'inchiesta della Procura di Milano affidata al procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Francesco De Tommasi. (Fanpage.it)
È arrivato al settimo piano del Palazzo di Giustizia Carmine Gallo, 61 anni, chiamato "il dottore", per i pm uno dei capi della banda degli hacker. A partire dalle 9.30 il gip Fabrizio Filice ha interrogato i quattro componenti del gruppo finiti ai domiciliari e i due appartenenti alle forse di polizia sospesi dal servizio. (La Repubblica)
Il particolare è contenuto in una conversazione captata il 30/09/2022 negli uffici di via Pattari. A parlare è “Sam“ Calamucci che introduce Giulio Cornelli alle attività del gruppo. (IL GIORNO)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Caso dossieraggio, spiato anche Jacobs. “Rapporti con israeliani” (TV2000)
La portata di quanto acquisito con le attività tecniche poste in essere "è vastissima ed il materiale è ingente, soverchiante, per mole e contenuti". Quello che emerge, spiegano gli inquirenti, è "un quadro inquietante fatto di connessioni e rapporti oscuri che permetteranno di aggiungere tasselli importanti a vicende che hanno segnato la storia recente del nostro Paese". (Adnkronos)
Che ci sia un suk di dati sensibili è pacifico: se indagini (ancora in corso) e processi ne confermassero la gravità, i comportamenti di uomini con o senza più la divisa sarebbero imperdonabili. Adesso che il polverone sollevato lentamente si adagia sui quotidiani, i contorni della spy story milanese che emergono tra informative e ordinanze si fanno un po' più chiari. (il Giornale)