'Ndrangheta a San Siro, il capo ultrà Ferdico tradì l’amico Beretta e scelse Bellocco
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Non è solo una storia di criminali che si spacciavano per tifosi di calcio, di affari illeciti, sopraffazione e di infiltrazioni della ‘ndrangheta. L’inchiesta “Doppia curva”, eseguita lunedì scorso dalla Dda di Milano, racconta anche molto altro. Per esempio la storia di un tradimento e di una “infatuazione” da parte di un milanese per il mondo della ‘ndrangheta. È la storia di Marco Ferdico , assurto al ruolo di capo ultrà della curva nord interista per volere del suo amico Andrea Beretta che, dopo l’uccisione del vecchio ras Vittorio Baiocchi nel novembre 2022, prende in mano le redini della tifoseria nerazzurra. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)
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“Devi combinare una strage”. Nelle intercettazioni della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Milano poche ore dopo l’omicidio a coltellate di Antonio Bellocco, erede di una delle più importanti famiglie di ‘ndrangheta, da parte del capo ultrà nerazzurro Andrea Beretta, lo scorso 4 settembre, emerge tutto il nervosismo e le intenzioni di vendetta del clan calabrese. (La Repubblica)
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"Devi andare a combinare lo sai che? Devi combinare una strage, ce l’ho tolto davanti un giovane di figlio": queste sono le parole intercettate dalle forze dell'ordine e pronunciate dai familiari di Antonio Bellocco, ucciso dall'ultrà Andrea Beretta, subito dopo aver appreso la notizia della morte del 36enne. (Fanpage.it)
Il gip Domenico Santoro ha concluso venerdì 4 ottobre il giro degli interrogatori di garanzia - con Gianfranco Ferdico, il padre di Marco, altro capo della tifoseria nerazzurra, con Renato Bosetti e Giuseppe Caminiti, e la "testa di legno" Cristian Ferrario. (leggo.it)
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Emergono nuove intercettazioni effettuate dalla squadra mobile e dalla guardia di finanza di Milano a poche ore dall'omicidio di Antonio Bellocco, ultras della Curva nord, ma soprattutto erede del clan 'ndranghetista di Rosarno. (MilanoToday.it)