Ictus, prevenzione e tempestività come salvavita
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La Giornata Mondiale dell'Ictus è l'occasione per diffondere un'attenzione adeguata sulla prevenzione di un evento che inevitabilmente può far paura ma che va affrontato, appunto, per tempo. Attraverso un corretto stile di vita, innanzitutto, e prestando attenzione ad alcuni segnali da non sottovalutare e che possono evitare il peggio. Nel corso di questa puntata di Salute24 con Marzio Bartoloni parliamo anche del numero telefonico 116117 dedicato a chi ha bisogno di cure non urgenti, cui possono rivolgersi evitando così di ingolfare e il pronto soccorso o anche per informazioni di base essenziali. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È questo l’obiettivo di Fast Heroes, un’iniziativa internazionale educativo-didattica, portata avanti in Italia dall’associazione per la lotta all’ictus cerebrale, rivolta agli studenti delle scuole primarie per insegnare ai bambini a identificare il "trombo malefico" e agire in modo rapido chiamando il 112. (LA NAZIONE)
/10/2024 06:00:00 (Tp24)
Il pubblico delle grandi occasioni, ieri sera (domenica 27 ottobre), nel teatro della chiesa di San Barsanofio a Oria per “Scendi in campo anche tu!” in collaborazione con Croce Rossa Italiana Comitato di Francavilla Fontana – Oria. (Lo Strillone News)
Martedì 29 ottobre 2024 L’ictus colpisce 12 milioni di persone nel mondo. Ma con la prevenzione si può evitare fino al 90% dei casi. Il punto sull’ictus con gli esperti Iss. In Italia il 49% degli uomini e il 39% delle donne ha la pressione arteriosa alta, e Il livello medio di sale consumato ogni giorno è 9,2 g negli uomini e 7,1 g nelle donne contro i 5 g indicati dall’Oms. (agenzia giornalistica opinione)
“L’ictus, in Toscana, colpisce circa diecimila persone in un anno, ma la percentuale delle persone che arrivano negli ospedali è ancora troppo bassa, soltanto il 14% dei pazienti sono trattati in tempo utile. (OKMugello - News dal Mugello)
Dalle persone colpite da ictus che lavorano ogni giorno per riprendere in mano la propria vita ai caregiver che li assistono e li supportano, dai team sanitari che corrono contro il tempo per salvare vite umane agli specialisti della riabilitazione che fanno muovere le persone un passo alla volta: la lotta all’ictus cerebrale deve essere vista come un gioco di squadra perché insieme siamo #PiuFortidellIctus (#GreaterThanSktroke). (Osservatorio Malattie Rare)