Immagini ad altissima risoluzione della superficie solare
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La missione Solar Orbiter, gestita dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con la NASA, ha recentemente catturato immagini straordinarie del Sole, fornendo una visione ad alta risoluzione dell’intero disco solare in luce visibile, un risultato senza precedenti. Strumenti e dettagli delle osservazioni Il cuore delle analisi è l’Imager Polarimetrico e Eliosismico (PHI), uno strumento progettato per studiare la fotosfera – la superficie visibile del Sole. (Tempo Italia)
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Ilplasma incandescentee perennementeirrequieto è il protagonista dellequattro immagini apiù alta risoluzione mai ottenute della superficie del Sole, assemblate come unmosaico a partire dadecine di scatti super-dettagliati: ad ottenere questo spettacolare risultato è lasonda Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea, grazie aidati raccolti il 22 marzo 2023, quando si trovava a meno di74 milioni di chilometri dalla nostra stella. (Trentino)
Le immagini appena pubblicate dall’ESA rivelano molteplici aspetti del Sole: scattate quando il Solar Orbiter era a meno di 74 milioni di chilometri dal Sole, mostrano macchie solari, campo magnetico e flussi di plasma incandescente. (Fanpage.it)
L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha appena rilasciato quattro nuove immagini del Sole, di cui tre mostrano la superficie della nostra stella con la più alta risoluzione di sempre. La quarta ritrae invece la parte più esterna dell’atmosfera solare, la corona. (WIRED Italia)
Si tratta delle foto più dettagliate mai fatte al disco solare nella sua interezza e sono state ottenute unendo in un collage le decine d’immagini acquisite dalla sonda quando si trovava a circa 74 milioni di chilometri di distanza, mediante lo strumento di bordo ‘Phi’ (polarimetric and helioseismic Imager), un doppio telescopio in grado di riprendere il Sole in luce visibile e di costruire mappe del suo campo magnetico. (Global Science)
guidata dall’Esa, osserva il Sole con non meno di sei strumenti di imaging che insieme consentono di rivelarne i molteplici volti e oggi rivela le viste complete della superficie visibile del Sole (fotosfera) con la più alta risoluzione. (Agenzia askanews)
Le osservazioni, effettuate il 22 marzo 2023 a una distanza inferiore a 74 milioni di chilometri dalla nostra stella, combinano i dati raccolti da due strumenti chiave: il Polarimetric and Helioseismic Imager (PHI) e l’Extreme Ultraviolet Imager (EUI). (Astrospace.it)