Avetrana, Tribunale accoglie il ricorso: stop alla messa in onda della serie tv

Lo sceneggiato, ispirato all'omicidio di Sarah Scazzi, era previsto per il 25 ottobre prossimo su Disney + Il tribunale di Taranto ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati del Comune di Avetrana che chiedevano la sospensione della messa in onda della serie tv dal titolo ‘Avetrana. Qui non è Hollywood’, ispirata all’omicidio di Sarah Scazzi, prevista per il 25 ottobre prossimo su Disney +. Il giudice Antonio Attanasio ha firmato un provvedimento di sospensione in via cautelare, fissando l’udienza del 5 novembre per la comparizione delle parti. (LAPRESSE)

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Il Tribunale di Taranto, infatti, ha accolto il ricorso del sindaco della città pugliese, emettendo un provvedimento di sospensione cautelare. Di fatto la trasmissione della fiction è stata bloccata: il prossimo 5 novembre 2024, inoltre, è stata fissata l'udienza di comparizione delle parti in Tribunale, come stabilito dal giudice. (La Gazzetta dello Sport)

La trasmissione della prima puntata era prevista per venerdì 25 ottobre (il Giornale)

La serie sull'assassinio di Sarah Scazzi può fornire spunti di riflessione sulla società e stimolare un dibattito necessario alla luce delle nuove sensibilità. (Fanpage.it)

Stop alla fiction sul “delitto di Avetrana”: dal tribunale l’ok al ricorso del sindaco Il giudice accoglie la richiesta di sospensione della serie sull'omicidio di Sarah Scazzi. A presentarla, a 4 giorni dalla messa in onda della prima puntata, il primo cittadino che difende la sua "città d'arte". (Dire)

Qui non è Hollywood", la fiction sul delitto di Sarah Scazzi prevista dal 25 ottobre sulla piattaforma Disney+. Il primo cittadino, attraverso un pool di legali, chiedeva «la rettifica della denominazione» della serie tv e la sua «sospensione immediata». (L'Unione Sarda.it)

Qualche giorno fa il sindaco di Avetrana aveva pubblicato una nota: «La stessa comunità ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Michele Misseri, fino alla condanna degli imputati al risarcimento del danno all’immagine in favore del Comune di Avetrana per una serie di riflessi negativi sulla collettività». (Vanity Fair Italia)