Milano, famiglia Ramy Elgaml: «No a fiaccolate, noi resteremo a casa»
“Con Ramy ho perso il pezzo più grande del mio cuore. Non è il momento di fare fiaccolate, siamo lontani da queste cose, noi resteremo a casa. Basta violenza, basta. Ramy non avrebbe voluto questa cosa. Vogliamo la verità per Ramy e basta. Noi abbiamo fiducia nella giustizia, nei carabinieri, nella polizia”. Lo ha detto il padre di Ramy Elgaml, il 19enne morto la mattina di domenica 24 novembre per la caduta dal motorino dopo un inseguimento con una gazzella dei carabinieri, uscendo dall’obitorio dove è in corso l’autopsia. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il carabiniere alla guida della volante coinvolta nella vicenda è stato iscritto nel registro degli indagati, ma la tensione è palpabile, con buona pace di chi nega qualsivoglia problema di sicurezza. Clima di altissima tensione a Milano, al Corvetto, per la morte di Ramy Elgaml, il 19enne sbalzato da uno scooter mentre era inseguito dai carabinieri. (Nicola Porro)
Dopo le proteste in strada al Corvetto e in altri quartieri di Milano per Ramy Elgalm, il 19enne morto durante l’inseguimento di una gazzella dei carabinieri, si è svolto un vertice sulla sicurezza in prefettura. (La Repubblica)
Nelle immagini si vedono due ragazzi a bordo di una moto mentre sfrecciano ad alta velocità cercando di sfuggire alle gazzelle delle forze dell’ordine. Il giovane è deceduto la notte tra sabato e domenica scorsa dopo essere scivolato per strada all’altezza di via Quaranta. (LAPRESSE)