Tacconi a gamba tesa: "Arbitri, basta rompere le palle alla Juve!". Stop Koopemeiners, frattura alla costa: ecco quando torna

Il peggio è passato, Stefano Tacconi ha vinto la sua battaglia contro la malattia. Ad aprile del 2022 venne colpito da aneurisma cerebrale, lo scorso 21 settembre è tornato allo Stadium a vedere la sua Juventus. E adesso si schiera apertamente al fianco dei bianconeri, con le polemiche arbitrali che non si placano dalle parti della Continassa dopo la sfida contro il Cagliari: «Spero solo che abbiano finito di rompere le palle alla Juve, è ora di finirla: certe decisioni arrivano soltanto contro i bianconeri» le dichiarazioni dell’ex estremo difensore. (Torino Cronaca)

La notizia riportata su altre testate

Stefano Tacconi, 67 anni, è stato uno dei più grandi portieri del calcio italiano. Il leone si sente in gabbia. (La Gazzetta dello Sport)

Il percorso verso il pieno recupero è lungo e non semplice: "Sono al 70-75 per cento - spiega Tacconi - mi hanno rimesso a nuovo. (Fcinternews.it)

«Spero proprio di no per quanto riguarda la malattia, per la mia vita voglio un terzo tempo perché ho ancora dei sogni da realizzare. Questo libro è diviso metaforicamente in due tempi. Esiste un terzo tempo? (CalcioNapoli1926.it)

Pagina 4 | Tacconi: "Arbitri, basta rompere le palle alla Juve. Agnelli ci regalava..."

«Ero pazzerello, a differenza di Zoff che era calmissimo». Imprese sportive e aneddoti toccanti raccontati nel suo nuovo libro, «L’arte di parare», presentato venerdì al Festival dello Sport. (Corriere del Trentino)

Gli arbitri? Lasciamo perdere... Ai miei tempi dicevano che era lento, adesso con tutti questi passaggi, molto spesso anche indietro, non mi piace. (fcinter1908)

Stefano Tacconi si racconta nel libro “L’arte di parare” (editore Rizzoli, 17 euro) uscito ieri, un’autobiografia divisa metaforicamente in due tempi con una data, il 23 aprile 2022, a fare da spartiacque: prima la carriera di portiere della Juventus ricca di Coppe e scudetti, poi l’aneurisma celebrale che lo ha colpito e che lo ha costretto a una lunga riabilitazione, affrontata con lo stesso coraggio e forza di volontà con cui scendeva in campo. (Tuttosport)