Giuli e il caso Spano, la tensione dentro Fratelli d'Italia e l'incontro a Palazzo Chigi con Meloni: fiducia (a tempo)

Una verità, nella vicenda da telenovela del dimissionario Francesco Spano, titolare del più breve incarico da capo di gabinetto nella storia del ministero della Cultura, è che l’assetto interno, la struttura organizzativa, ovvero l’anima politica e ideologica di FdI non aveva mai digerito il boccone imposto dal ministro Alessandro Giuli: la nomina di un corpo assolutamente estraneo, una personalità legata a Paolo Gentiloni, Giovanna Melandri, Giuliano Amato, un libertario appassionato di diritti della persona. (Corriere Roma)

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Nella speranza di far calare in anticipo il sipario (almeno per ora) sul nuovo caso che ha investito il Collegio Romano, ancora scosso dopo l’affaire Sangiuliano-Boccia.La nomina di Spano aveva già fatto storcere il naso al primo piano di Palazzo Chigi e a via della Scrofa per il suo background: arrivato al Maxxi con Giovanna Melandri, nel 2015 approdò alla guida dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali che dovette lasciare due anni dopo, nel 2017, a causa di un’inchiesta delle ‘Iene’. (Agenzia askanews)

Intervistata dal direttore Tommaso Cerno, la presidente del Consiglio – che ha annullato la conferenza stampa prevista a inizio settimana – non ha potuto non rispondere alle domande sul caso del giorno, ovvero le dimissioni di Francesco Spano. (Il Fatto Quotidiano)

Spano, cosa c'è dietro le dimissioni: i contratti al marito Carnabuci, le chat, la lite tra Mollicone e la sorella del ministro. «E allora che fai, mi minacci?»

Eppure il caso di Francesco Spano, che dopo pochi giorni ha lasciato il ruolo di capo di gabinetto del ministero della Cultura che gli aveva affidato Alessandro Giuli, è significativo davvero: perché è la classica vicenda che racconta i nostri tempi. (Corriere della Sera)

È un clima di sospetti e tensioni quello che ha accompagnato ieri le dimissioni del capo di gabinetto del ministro Alessandro Giuli. L’accusa, che ieri Report ha anticipato sui social, è quella per cui il ministro Giuli, nel 2022, quando dirigeva il Maxxi, avrebbe firmato un contratto di consulenza a Marco Carnabuci, il compagno di quello che allora, al Maxxi, era il suo segretario generale: Francesco Spano. (Corriere Roma)