“Giurato numero due”, Nicholas Hoult: «Vi racconto la mia esperienza con Clint Eastwood»

Sempre nel vivo di racconti viscerali, che interessano le insicurezze e tragicità di personaggi realistici come quelli incontrati nella nostra quotidianità, il novantacinquenne Clint Eastwood si appresta ancora una volta a lasciare il segno con la sua ultima regia intitolata “Giurato numero due”, disponibile nelle sale italiane a partire dal 14 novembre. Considerato tra i mostri sacri della settima arte - dopo aver partecipato a capolavori intramontabili come la “Trilogia del Dollaro” di Sergio Leone e diretto alcune tra le pellicole più significative nell’ultimo ventennio di cinema americano, tra cui “Million Dollar Baby” e “Gran Torino” - lo sguardo imbronciato più famoso nella storia del cinema ha scelto a questo giro di concentrarsi sul dramma legale, scoprendo le insidie e il peso morale di una scelta sbagliata nel decretare l’innocenza o la colpevolezza di un imputato. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altri media

Pictures, è la conferma che il grande vecchio di Hollywood, 94 anni appena e leggenda senza pari, dietro la macchina da presa sa sempre assestare colpi. Non il Clint migliore di Gran Torino e Million Dollar Baby, ma sempre il regista solido e senza fronzoli per cui vale la pena il prezzo del biglietto. (Panorama)

Pubblicazione: 12 novembre alle 08:00 Justin Kemp, il protagonista, viene scelto come giurato in un processo contro James Sythe, accusato di aver ucciso la sua ex fidanzata Kendall Carter. Ma per Justin non sarà una semplice "caccia all'assassino", perché capirà presto di essere lui il probabile omicida della donna: un anno prima, infatti, aveva avuto un incidente stradale in cui pensava di aver colpito un cervo. (BadTaste)

Giunto a quello che potrebbe essere il suo ultimo film, il 94enne Eastwood mette sullo schermo un cinema limpido e cristallino popolato dalle posizioni opache, contorte e ambigue dei suoi protagonisti. (ComingSoon.it)

Giurato Numero 2, di Clint Eastwood . La recensione

C’è un’inquadratura, verso il finale di Giurato Numero 2, che, senza preavviso, ci ricorda un altro commiato eastwoodiano di quasi trent’anni fa. (cinematografo.it)

Giurato numero 2, sinossi Un legal drama da manuale - dal 14 novembre in sala con Warner Bros. «È un film che io vorrei vedere. (leggo.it)

Sulla soglia – letterale, domestica – tra vita privata e doveri comunitari si gioca moltissimo del cinema di Clint Eastwood, da sempre e fordianamente, dallo stadio di San Francisco del finale del Caso Scorpio fino a Gran Torino o al recente Richard Jewell (per non dire di Flags of our fathers, American Sniper o Assalto al treno…): in ognuno di questi casi, di fronte al giudizio della nazione a fare la differenza è quel tentennamento che ci rende umani, quell’istante di smarrimento (in questo, il processo raccontato in Sully rimane forse l’enunciato più cristallino del teorema), quella frazione di secondo in cui bisogna impugnare una posizione etica, un principio e un ideale più grandi – ed è tutto in quell’attimo di sospensione su cui si chiude, ancora una volta davanti ad una soglia e a due volti risoluti che sembrano quasi quelli di un duello, il senso di Giurato Numero 2, il nuovo film di Eastwood che arriva in sala dopo aver strappato una uscita limitata nei cinema a Warner, che lo aveva pensato per la distribuzione direttamente su piattaforma. (Sentieri Selvaggi)