Vignale, il neonato ritrovato morto sarà registrato all'anagrafe del Comune. Stessa procedura anche per il primo corpicino

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Gazzetta di Parma INTERNO

Il neonato ritrovato morto, sepolto nel giardino di Vignale lo scorso 9 agosto, dovrà essere registrato dall’apposito ufficio del Comune di Traversetolo. La normativa infatti prevede che per il bambino, nato vivo come accertato dalle perizie autoptiche, debba essere compilata la dichiarazione di nascita così come quella di decesso, avvenuto poco dopo il parto. Un iter burocratico che è necessario perché possa poi essere data una degna sepoltura al piccolo. (Gazzetta di Parma)

Su altre testate

La ricostruzione dei fatti che emerge dal comunicato della Procura di Parma per spiegare anche la decisione di applicazione della misura cautelare per Chiara, mamma dei bambini sepolti nel giardino della sua villetta, è se possibile, ancora più drammatica delle ipotesi che era stato possibile avanzare finora. (Fanpage.it)

Se le indagini svolte hanno ipotizzato e stanno continuando a ricostruire i fatti , ben più complesso è comprendere le ragioni di quello che avrebbe commesso. E’ ancora prematuro parlare di perizia psichiatrica . (Gazzetta del Sud)

È uno scenario drammatico, a tratti macabro, quello che emerge dall'inchiesta sui due neonati uccisi e seppelliti nel giardino di una villetta a Vignale di Traversetolo, nel Parmense. (il Giornale)

La 21enne di Traversetolo è agli arresti domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere: è stata accusata dopo il ritrovamento dei corpi di due neonati, entrambi partoriti da lei, nel giardino della sua casa. (Sky Tg24 )

Dagli inquirenti emerge intanto che il bimbo partorito il 7 agosto era nato vivo ed è morto dissanguato dopo il taglio del cordone ombelicale “in assenza di una adeguata costrizione dei vasi”. (AltaRimini)

Quando il figlio ha preso forma reale davanti ai suoi occhi ha dovuto ‘eliminarlo’”. Una forma di dissociazione dalla realtà: “Fino alla fine Chiara ha voluto negare a sé stessa l’esistenza del bambino che cresceva in lei”, ma il momento del parto “ha rappresentato la resa dei conti. (Servizio Informazione Religiosa)