Ucraina, attacco missilistico sulla città natale di Zelensky: 17 feriti

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Ucraina

(Adnkronos) – E’ di almeno 17 feriti il bilancio delle vittime di un attacco missilistico russo che nelle scorse ore ha colpito Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferiscono i media ucraini. Otto persone sono state trasportate in ospedale, ha precisato via Telegram il capo dell’amministrazione militare di Dnipropetrovsk, Serhii Lysak. La città si trova a circa 350 chilometri a sudovest di Kiev (CremonaOggi)

La notizia riportata su altri giornali

Le forze russe hanno lanciato sull'Ucraina la notte scorsa due missili balistici Iskander-M e 49 droni kamikaze, almeno 31 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. (Corriere del Ticino)

Diversi insediamenti nella comunità Shostka sono in blackout. Gli attacchi, lanciati con bombe plananti Kab e droni kamikaze Shahed, hanno preso di mira alcuni impianti energetici e altre infrastrutture. (La Stampa)

Ucraina: 17 persone ferite in raid russo su Kryvyi Rih 20 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Il 16 Zelensky presenta il “piano della Vittoria”

Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre, droni ucraini hanno colpito l'impianto di esplosivi Sverdlov a Dzerzhinsk, nella regione di Nizhny Novgorod, a 900 km dal confine ucraino. L'Ucraina sta intensificando gli attacchi con i droni in territorio russo, prendendo di mira infrastrutture militari e industriali per indebolire la macchina da guerra di Mosca. (La Stampa)

Una donna è stata uccisa e almeno 16 persone sono rimaste ferite in un raid russo notturno nella regione meridionale di Mykolaiv, in Ucraina. Diverse infrastrutture ed edifici residenziali sono stati colpiti dalle bombe di Mosca che hanno causato anche degli incendi. (LAPRESSE)

"È necessaria una risposta europea chiara e decisa per contrastare" la "guerra ibrida" sui migranti attuata da Russia e Bielorussia, "senza permettere" loro di "utilizzare i nostri stessi valori contro di noi". (la Repubblica)