Un solo ministro dopo Fitto: Foti può tenere tutte le deleghe
Tutto nelle mani di Tommaso Foti, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Giorgia Meloni sembra avere ormai scelto. Al posto di Raffaele Fitto, che si è dimesso per diventare vice-presidente della commissione Ue, la premier è intenzionata a non spacchettare le deleghe (Pnrr, Coesione, Sud, Affari Ue), soluzione che sembrava essere la più probabile … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Ottenuto l'incarico di Commissario europeo e formalizzate le dimissioni da ministro di Raffaele Fitto, dovrebbe arrivare in questi giorni il nome del suo sostituto nel governo. (il Giornale)
ROMA. Foti, 64 anni, deputato da sei legislature, in Parlamento dal 1996 (salvo pausa di cinque anni), dovrebbe mantenere l'intero pacchetto delle deleghe del predecessore, il che gli consentirà di guidare il superministero che unisce Affari europei, Sud, Coesione e soprattutto la gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, lo snodo cruciale sul quale si sono concentrate le attenzioni e le preoccupazioni del Quirinale. (La Stampa)
Secondo il "Corriere", la premier avrebbe deciso di non spacchettare le deleghe del ministro uscente. E tenere inalterati gli equilibri - già scossi - in maggioranza (Open)
In attesa che si sblocchi definitivamente la partita per la sua successione, la sola certezza è che anche come vicepresidente della Commissione europea Fitto dovrà continuare a occuparsi del Pnrr italiano, al centro della sua azione di governo nell'ultimo biennio. (ilgazzettino.it)
Tanto che non è detto che il giuramento si terrà a stretto giro. Il riserbo è massimo. (Libertà)
Foti, viene confermato, assumerà anche tutte le altre deleghe che erano in capo a Fitto, quindi Sud, Politiche di Coesione e Pnrr. (Adnkronos)