Caso dossieraggio, spiato anche Jacobs. “Rapporti con israeliani”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Caso dossieraggio, spiato anche Jacobs. “Rapporti con israeliani” C’era una cintura istituzionale ad assicurare protezione alla banda di cyber-spie individuata dall’inchiesta della procura di Milano. Lo dicono gli inquirenti. Servizio di Leonardo Possati Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
La notizia riportata su altri media
A parlare è “Sam“ Calamucci che introduce Giulio Cornelli alle attività del gruppo. Il particolare è contenuto in una conversazione captata il 30/09/2022 negli uffici di via Pattari. (IL GIORNO)
E' quanto si legge in un'informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese allegata agli atti dell'inchiesta sul presunto dossieraggio illecito che ha portato a quattro arresti (domiciliari) e a indagare una sessantina di persone. (Adnkronos)
Mentre il Senato accelera sulla proposta di una commissione monocamerale di inchiesta parlamentare sul dossieraggio, emergono altri inquietanti sviluppi sulla banda di Milano che spiava politici, aziende, sportivi e che poteva vantare su un archivio sterminato in cantina «grande quanto il Duomo». (Liberoquotidiano.it)
"Non m… (La Repubblica)
Avrebbe avuto anche una talpa che girava 'informazioni ricevute che riguarderebbero un'attività del Cnaip', il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture... (Virgilio)
C’era anche il cantante Alex Britti tra le (almeno) quattro persone finite illecitamente sotto la lente di un ispettore della polizia di Stato in servizio alla polizia di frontiera di Orio al Serio: il poliziotto, bergamasco, 59 anni, residente a Curno – è una delle 51 persone indagate nell’inchiesta della Procura di Milano sul «dossieraggio» nata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo e che ha fatto emergere un presunto network di «spioni», guidati dall’ex super poliziotto Carmine Gallo (ora ai domiciliari), ritenuto il braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera (ente estraneo all’indagine), che si è autosospeso. (L'Eco di Bergamo)