L’editoriale / Lo scalpo social l’ultima linea rossa

Le guerre sono piene di orrori, ma la diffusione da parte dell’esercito israeliano delle foto del presunto cadavere del capo di Hamas Yahya Sinwar ha infranto un’ulteriore frontiera. In pochi minuti le immagini di un corpo martoriato, e persino un primo piano dei suoi denti, sono diventate estremamente popolari sui social, a conferma di come la violenza sta permeando il nuovo mondo della comunicazione digitale. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Israele non sapeva che Yahya Sinwar fosse lì. Il raid in cui è stato ucciso il leader di Hamas risale a mercoledì. (Adnkronos)

Ultim'ora news 17 ottobre ore 20 «Continueremo la guerra con tutte le forze fino alla restituzione degli ostaggi». Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa tv dopo l'annuncio dell’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar. (Milano Finanza)

Prima della morte di Sinwar, i più noti personaggi del cosiddetto “asse della resistenza” eliminati erano Hassan Nasrallah, storico leader del Partito di Dio, ucciso il 27 settembre a Beirut insieme al vice comandante della Forza Quds dei Pasdaran in Libano e ad altri alti ufficiali, e il predecessore di Sinwar, Ismail Haniyeh. (Il Fatto Quotidiano)

Il terrorista assetato di sangue morto nella fuga da vigliacco. Aveva con sé soldi e passaporti

Sembra ferito e a un certo punto lancia un bastone, che ha in mano, contro il drone. Pochi minuti dopo il leader di Hamas viene ucciso (Corriere TV)

La conferma arriva nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un giorno di voci, indiscrezioni, dichiarazioni coperte dall’anonimato, ma la cautela in questi casi fa parte di un copione già visto in occasione delle altre uccisioni eccellenti, da Deif, a Haniye a Nasrallah. (ilmessaggero.it)

Il soldato che scavava fra le pietre dell'edificio di Rafah (dove per lunghi mesi all'Idf era stato proibito di entrare) dopo che a sua brigata l'aveva distrutta con successo scoprendovi all'interno terroristi e armi, ha detto proprio così: «Wow! Questo somiglia a Sinwar». (il Giornale)