Foti, Salvini su Macron? Meglio usare vocabolario istituzionale

Foti, Salvini su Macron? Meglio usare vocabolario istituzionale

"Ritengo che quando si parla soprattutto di persone che ricoprono cariche in altri ambiti e Paesi la cosa migliore sia usare un vocabolario politico istituzionale, però devo ricordare che non ho mai visto tanta attenzione quando per esempio il ministro degli esteri francese Darmanin insultò Giorgia Meloni o quando il presidente Macron definì i populisti la lebbra dell'Europa. Comprendo l'interesse mediatico per cercare di dare qualche scossone alla maggioranza, ma non penso che l'apertura della questione sia stata solo da parte di Salvini, mesi orsono era stata da parte francese". (Gazzetta di Parma)

Su altre fonti

Matteo Salvini non fa marcia indietro dopo aver definito Emmanuel Macron «un matto che parla di guerra nucleare» e rivendica il ruolo della Lega all'interno della maggioranza. (il Giornale)

La frase sul nucleare, che ha ripetuto diverse volte in questi giorni, gioca sul termine per ribadire che è favorevole a tornare a produrre energia nucleare ma che non vuole sentire parlare di armi nucleari in Europa: ogni riferimento a Macron non è puramente casuale. (Corriere della Sera)

Il bersaglio è il presidente francese Macron. L'affondo del leader leghista arriva sabato pomeriggio, parlando a Bologna in uno dei 1000 gazebo allestiti dal Carroccio in altrettante piazze italiane sotto l'insegna della doppia pace, fiscale e in Ucraina. (Today.it)

Governo diviso sulla difesa europea: Salvini non sente i richiami di Meloni e attacca ancora Macron
Governo diviso sulla difesa europea: Salvini non sente i richiami di Meloni e attacca ancora Macron

Quanto è affidabile oggi l’Italia in Europa? Dopo il nuovo attacco di Salvini a Macron, da Parigi soffia il gelo. “All’Eliseo siede uno qualunque” ha detto Salvini. (Radio Popolare)

«Con lui saremmo già sull’orlo della guerra». Matteo Salvini, in attesa dei dettagli sul piano di riarmo europeo, e soprattutto della pace tra Mosca e Kiev ancora lontana, continua ad attaccare Emmanuel Macron (L'Unione Sarda.it)

Del presidente francese Emmanuel Macron, Matteo Salvini non vuole neanche sentire il nome: «Con lui saremmo già sull’orlo della guerra». Non solo è volato a Washington due settimane fa «ergendosi» a portavoce – non richiesto – dell’Unione europea, ma si è fatto primissimo sponsor del maxi piano di riarmo da 800 miliardi di dollari che i leader del Vecchio Continente hanno approvato in via informale giovedì a Bruxelles. (Open)