Sinner choc, rivelazione pazzesca dopo la vittoria a Shanghai: è polemica

La splendida vittoria ottenuta contro Djokovic a Shanghai non placa la vena polemica del più diretto accusatore del campione azzurro Jannik Sinner Settimo titolo dell’anno. Secondo Masters 1000 della stagione, con un bottino impreziosito dai trionfi di Melbourne e di New York nei due Major di apertura e chiusura di un 2024 che è già leggendario. Jannik Sinner è di fatto il nuovo cannibale del circuito ATP: un percorso eccezionale che già lo ha portato ad avere la matematica certezza di chiudere l’anno solare da numero uno del ranking. (SportItalia.it)

Ne parlano anche altri media

Numero 1 al mondo, primo italiano nella storia a riuscirci. Eppure, a Shanghai c’è qualcosa che non va. (Il Fatto Quotidiano)

Nonostante l’incubo del caso clostebol, e in attesa di un’auspicata definitiva assoluzione dal parte del Tribunale arbitrale dello sport, a Shanghai Jannik Sinner ha dato ancora una volta dimostrazione delle sue enormi qualità e di una forza mentale non comune. (Donna Moderna)

È un momento cruciale per il tennis italiano, e Jannik Sinner è al centro dell’attenzione non solo per i suoi straordinari successi sul campo, ma anche per una vicenda che sta tenendo i tifosi con il fiato sospeso. (Veneto Report)

Jannik Sinner settebellezze, lo sfogo dopo Djokovic: "Ho perso un po' il sorriso"

– “Noi abbiamo grande fiducia nel Tas. Il presidente della FITP Angelo Binaghi è intervenuto al programma “La Politica nel pallone” su Radio Rai Gr Parlamento, parlando di Jannik Sinner e dei più recenti risvolti del “caso Clostebol”. (Agenzia askanews)

Il presidente della FITP Angelo Binaghi è tornato sul “caso Clostebol”, difendendo a spada tratta Jannik Sinner e riflettendo sul trattamento immeritato ricevuto dal nostro campione, vero esempio di lealtà e correttezza. (LiveTennis.it)

All’ultima palla vincente, Jannik non ha esultato come altre volte. La 17esima vittoria in un torneo Atp, la settima del 2024, l’ha colto un po’ intimidito quando si è avvicinato alla rete e ha guardato Nole quasi timoroso per il 7-6, 6-3 rifilatogli in soli 97 minuti di gioco, sotto gli occhi di Federer e Alcaraz. (Liberoquotidiano.it)