Omicidio Tramontano, la sorella Chiara contro la difesa di Impagnatiello: "Quale può essere la pena giusta per uno così?"

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MILANO. Da un anno e mezzo, col volto scavato dal dolore, attendono “verità e giustizia” per Giulia e per Thiago, quel nipote che non conosceranno mai, che non ha avuto neppure la possibilità di nascere. Anche ieri erano seduti nei primi due banchi dell’aula della Corte d’Assise di Milano, a ripercorrere con la pm Alessia Menegazzo e la procuratrice aggiunta Maria Letizia Mannella quel “viaggio nell’orrore” che ha stravolto per sempre le loro vite. (La Stampa)

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Ma sapremo attendere", ha commentato la mamma di Giulia Tramontano Loredana Femiano, presente in aula con i due figli Mario e Chiara. Il verdetto su Alessandro Impagnatiello è atteso per il prossimo 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. (Fanpage.it)

Alessandro Impagnatiello, l’accusa chiede per lui l’ergastolo e 18 mesi di isolamento diurno. E la mamma della vittima Giulia Tramontano stringe la mano della pm che ha chiesto il massimo della pena. (OGGI)

Lo sfogo della parente della 29enne uccisa a Senago: "Come vederla morire una seconda volta" (LAPRESSE)

"Offensive e insensibili le parole di quel legale"

La requisitoria delle procuratrici, durante l'udienza nei confronti di Alessandro Impagnatiello accusato del femminicidio di Giulia Tramontano, hanno fatto sì che il 31enne mostrasse il suo vero volto: quello dell’assassino spocchioso e assurdo, molto autocentrato e zero empatico. (Fanpage.it)

“Impagnatiello quando è andato in carcere aveva sul conto corrente 1.700 euro e non era nelle condizioni di reggere la paternità soprattutto nel momento in cui Giulia sarebbe andata via”. (Il Fatto Quotidiano)

È quanto si legge in una storia Instagram condivisa da Chiara Tramontano, sorella della 27enne uccisa con 37 coltellate dal fidanzato, e dagli altri familiari all’indomani della discussione del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per omicidio volontario pluriaggravato. (IL GIORNO)