Energia elettrica, stop al mercato tutelato per 3 veneti su 10: «Un milione di utenti non lo sa». Cosa cambia e cosa fare

È arrivato il momento tanto atteso (e temuto) dagli utenti: oggi termina il servizio di maggior tutela dell’energia elettrica, tranne che per i clienti vulnerabili. Pertanto, i privati che in questi mesi non sono transitati a un fornitore del mercato libero, verranno trasferiti automaticamente al Servizio a Tutele Graduali, che è il meccanismo temporaneo concepito da Arera per accompagnare la progressiva liberalizzazione del mercato elettrico. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Addio da domani, 1° luglio, al mercato tutelato per l’energia elettrica. Arera ricorda che ”per accompagnare il passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica, l’Autorità ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando al contempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori”. (MeteoWeb)

Per gli over 75 anni e per i disabili non cambia nulla, ma per chi ha meno di 75 anniè stato studiato un regime transitorio, chiamato Servizio a Tutele Graduali (STG), per accompagnarli verso il mercato libero, che sarà l’unico regime possibile dal primo aprile 2027, che in base a quanto annunciato dall’autorità Arera offrirà uno sconto di 113 euro all’anno. (Corriere della Sera)

A partire dal 1 luglio 2024, il mercato dell’energia elettrica in Italia vedrà una trasformazione significativa con la fine del mercato di maggior tutela (Cityrumors Abruzzo)

Energia, da domani addio al mercato tutelato

Quali sono gli scenari? Cosa bisogna fare? E quale strada è la più conveniente? Il 30 giugno è l’ultimo giorno del mercato tutelato dell'elettricità. (Sky Tg24 )

Da domani, lunedì primo luglio, addio al mercato tutelato per l'energia elettrica, ovvero quel tipo di fornitura in cui prezzi e condizioni contrattuali sono determinati da un'autorità indipendente, l'Arera. (Il Sole 24 ORE)