L'omicidio di Sharon Verzeni e la strumentalizzazione della politica

/08/2024 20:00:00 Non poteva essere altrimenti, che la classe politica e i suoi accoliti non strumentalizzassero l'omicidio di Sharon Verzeni. La donna, 33 anni, era stata uccisa la notte del 30 luglio a coltellate a Terno d’Isola -Bergamo-. Dopo un mese è stato arrestato il 31 enne Moussa Sangare, che ha confessato, e abita ad appena cinque chilometri da casa della vittima. La procura gli contesta la premeditazione: era uscito con 4 coltelli, a casa aveva una sagoma per il tiro al bersaglio con l'arma. (Tp24)

La notizia riportata su altri giornali

Un mese dopo, quell’unico indizio si è arricchito di particolari fondamentali per il fermo del presunto killer, reo confesso, il trentenne Moussa Sangare, nato in Italia da genitori del Mali e residente a Suisio, paese a pochi chilometri da Terno. (Luce)

Hanno riconosciuto Sangare come il ciclista che la notte dell'omicidio di Sharon li ha fissati in modo minaccioso e ha fatto un verso "strano" con la bocca. (IL GIORNO)

Ma non ci sentiamo degli eroi, testimoniando abbiamo semplicemente fatto ciò che era giusto, il nostro dovere di cittadini». «Poco prima del fermo di Sangare l’abbiamo visto nella caserma dei carabinieri di Bergamo (L'Eco di Bergamo)

E non tanto per le origini di Sangare, che è a tutti gli effetti un cittadino italiano, quanto per il ruolo che hanno avuto, nella vicenda e soprattutto nelle indagini, i due ragazzi marocchini che, con la loro testimonianza, hanno concorso a dare man forte alle indagini e a dare un nome e un volto all'assassino di Sharon. (BergamoNews.it)

L'identificazione del presunto omicida di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata nel bergamasco nella notte tra il 29 e il 30 luglio, riaccende il dibattito politico sul tema della cittadinanza, creando nuove divisioni all'interno della maggioranza. (ilmessaggero.it)

L'assassino di Sharon Verzeni si chiama Moussa Sangare. Risparmiateci ogni incursione politica. Poteva essere italiano, straniero o marziano il presunto autore di un delitto per caso, così inaccettabile, così doloroso, così amaro. (Start Magazine)