GB, la manovra laburista: nuovi investimenti e più tasse
La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves annuncia il programma economico del governo: 100 miliardi in infrastrutture nel corso della legislatura. Più tasse senza ritocchi sull’Iva. Alla Sanità 22,6 miliardi. Da Il Sole24ore La prima legge finanziaria laburista ha mantenuto la promessa del Governo di voltare pagina dopo 14 anni di Conservatori al potere. La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves ha presentato oggi in Parlamento un budget che prevede 40 miliardi di sterline di aumenti delle tasse e forti investimenti per infrastrutture e servizi pubblici, in particolare Sanità e scuole. (sbilanciamoci.info)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sciolto finalmente il complesso dilemma del governo Starmer, che era stato eletto sulla priorità di far tornare a crescere un’economia in frenata cronica, attrarre investimenti e stabilizzare i mercati finanziari e si è trovato a fare i conti con un buco in bilancio di 22 miliardi di sterline da sanare, l’eredità di 14 anni di amministrazione Tory. (Il Fatto Quotidiano)
Reeves, la prima donna a ricoprire l’incarico negli 803 anni di esistenza dell’ufficio del Cancelliere dello Scacchiere, ha affermato che l’aumento delle tasse sarà pari a 40 miliardi di sterline e servirà a riparare le finanze della «Gran Bretagna in rovina». (L'INDIPENDENTE)
Rachel Reeves (il Giornale)
Il primo aumento partirà dal primo aprile 2025. Ma questo era noto da tempo. Il secondo inatteso ritocco – previsto dalla nuova legge di Bilancio britannica –arriverà invece dal primo aprile 2026. (la Repubblica)
Con un obiettivo di raccolta di circa 40 miliardi di sterline, questa manovra mira a rafforzare l’economia nazionale attraverso l’incremento delle entrate fiscali e a sostenere investimenti pubblici strategici. (Fiscoetasse)
Il taglio potrebbe riguardare dall'anno prossimo una riduzione nella capacità di trasporto di Ryanair nel Paese fino al 10%, corrispondente a circa 5 milioni di passeggeri in meno. Lo si legge sul Daily Telegraph che ha riportato le durissime dichiarazioni dell'amministratore delegato della compagnia aerea low cost irlandese, Michael O'Leary. (la Repubblica)