L'uragano Helene due settimane fa
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Il più recente di questa lista è sicuramente l’uragano Helene, che solamente due settimane fa si era abbattuto sul territorio sud-orientale degli Stati Uniti. Nella tarda serata del 26 settembre 2024 l’uragano in questione, di categoria 4 nella scala Saffir-Simpson che misura l’intensità di fenomeni come questi, si era scagliato contro la Big Bend Region, nella costa ovest della Florida. Venti fino a 220 km/h, più bassi rispetto a quello che Milton sta per causare, che hanno provocato ben 4 vittime, migliaia di sfollati nel territorio, mareggiate con onde fino a 6 metri di altezza e piogge di 300 mm. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri media
“Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima fare un appunto su come si formano gli uragani. – risponde Lorenzo Di Marco, di Meteo Svizzera Locarno-Monti – Sono sistemi piuttosto complessi, molto potenti, anche spettacolari, che necessitano di diverse condizioni atmosferiche per potersi sviluppare. (RSI.ch Informazione)
È passato in meno di un giorno dalla forza di un uragano a una pericolosa tempesta di categoria 5, devastando la costa della Florida. E con il continuo aumento delle temperature globali e degli oceani, si prevede un aumento della frequenza dei grandi uragani (Le Scienze)
L’analisi della Nasa: «Le alte temperature sono come carburante per il suo motore». La superficie dell’acqua nel Golfo del Messico ha toccato a inizio ottobre 31 gradi, due in più rispetto alla media del periodo. (Lettera43)
La definizione è di Gianmaria Sannino, climatologo dell’Enea e studioso esperto di questi fenomeni. A incidere, è la temperatura. (Il Sole 24 ORE)
Danni alle strutture, morti e devastazioni. Di recente una sorta di uragano in miniatura, Kirk, ha lambito l'Europa. (Corriere della Sera)
Scienziati hanno evidenziato che il cambiamento climatico ha reso questi eventi non solo più probabili, ma anche più devastanti. Tra questi eventi si annoverano l’uragano Helene, gli incendi nella foresta amazzonica, le piogge monsoniche in India e l’ondata di calore durante le Olimpiadi estive. (Tempo Italia)