Esplosione a Calenzano, la lettera del camionista morto Vincenzo Martinelli: "Continue anomalie sulla base di scarico"

Una lettera scritta a mano da Vincenzo Martinelli, una delle cinque vittime dell’esplosione al deposito Eni di Calenzano, getta nuove ombre sull'incidente in provincia di Firenze. Martinelli, autotrasportatore per Bt Trasporti, aveva denunciato "continue anomalie sulla base di scarico" in una lettera inviato alla sua azienda in risposta a una contestazione disciplinare. Il camionista aveva riferito che il giorno del rifiuto di completare un viaggio, "il carico del braccio di benzina non erogava il prodotto", aggiungendo che gli addetti avevano deciso di sospendere l’operazione facendolo scollegare dai dispositivi di carico. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

“Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”. L’intervento alla manifestazione a Calenzano di Cgil, Csl e Uil dopo la strage. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

Pretende di posare una mano su quel legno che custodisce carne della sua carne. Che non è dato soltanto dalla morte, ma anche dal non poter neppure riavere il corpo del defunto. (LA NAZIONE)

Centinaia di persone hanno gremito, sin dal primo pomeriggio di mercoledì 11 dicembre, la centrale piazza Vittorio Veneto a Calenzano. E per ribadire, ancora una volta che è non è più ammissibile che si muoia mentre si lavora. (La Repubblica Firenze.it)

Strage di Calenzano, sequestrato il deposito Eni. La Procura indaga sulla manutenzione al momento dell'esplosione

“Mai accaduto qui a Calenzano un evento così drammatico dal dopoguerra”, così il Sindaco di Calenzano alla manifestazione a Calenzano di Cgil, Csl e Uil dopo la strage. “Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”, ha detto il Sindaco - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv (Corriere TV)

TRECATE – Sinergia tra forze dell’ordine e gruppi di volontariato, costante collaborazione tra le istituzioni e tutto il polo petrolchimico della frazione San Martino, schemi di evacuazione collaudati, contatti con la prefettura di Novara. (La Stampa)

Eni, si apprende da fonte inquirente, ha chiesto di intervenire per smaltire correttamente acque potenzialmente inquinanti, ma tutta l'attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione carburanti «deve restare ferma» fino a che sarà necessario. (Corriere Fiorentino)