Ucraina, Meloni a Zelensky: sostegno a Kiev. Conferenza ricostruzione a Roma il 10-11 luglio 2025

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato ieri a Villa Doria Pamphilj il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. I colloqui hanno permesso uno scambio sulla situazione sul terreno e sulle più immediate necessità ucraine in ambito militare, finanziario, umanitario, nonché sulle prossime iniziative diplomatiche e sul percorso per mettere fine al conflitto. Meloni ha ribadito il sostegno dell'Italia, anche in qualità di presidenza del G7, alla legittima difesa dell'Ucraina e al popolo ucraino. (Italia Oggi)

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L'abbraccio con Giorgia Meloni è stato quello solito. Anche le garanzie italiane ed occidentali di «convinto sostegno» e di sforzo nel perseguire una «pace giusta» non sono cambiati, né - è stato garantito ieri - lo faranno. (ilgazzettino.it)

"L'Ucraina continua a resistere in modo eroico perché è un popolo che vuole decidere il proprio futuro, la comunità internazionale ha il dovere di aiutarla". Meloni ha ricordato come "inizia il terzo inverno che l'Ucraina affronta in guerra e la sua rete elettrica è in gran parte fuori uso, vi lascio immaginare cosa questo possa significare". (ilmessaggero.it)

Meloni ha ribadito il sostegno di Roma all'Ucraina "per costruire una pace giusta e duratura", come recita il comunicato diramato da Palazzo Chigi al termine dell'incontro bilaterale. (la Repubblica)

Papa-Zelensky, la ricerca difficile di una pace «giusta e stabile». Il dono a Francesco: un quadro sul massacro di Bucha

Trentacinque minuti: tanto è durato l'incontro in Vaticano tra papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella prima mattinata di oggi. Arrivato in leggero ritardo rispetto al preventivato, tra misure di sicurezza rafforzate, scortato da un lungo corteo di mezzi della Polizia e delle forze di sicurezza e senza nessun contrassegno sull’auto come invece avviene di solito, Zelensky è stato accolto nel Cortile di San Damaso dal reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, ed è poi salito nella sala della Biblioteca per il colloquio privato con papa Francesco, al termine del quale ha poi incontrato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali per altri colloqui, «dedicati - informa la sala stampa vaticana - allo stato della guerra e alla situazione umanitaria in Ucraina, nonché alle vie che potrebbero metterle fine, portando a una pace giusta e stabile nel Paese. (Avvenire)

Vorrei che finisse non più tardi dell'anno prossimo, il 2025, con la garanzia che l'aggressione non si ripeta". L'orizzonte temporale viene indicato per la prima volta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky da Berlino a margine dell'incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, al termine del tour europeo che lo ha visto anche a Londra, Parigi e Roma dove ha incontrato anche il premier spagnolo Pedro Sanchez. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Trentacinque minuti di colloquio riservato, nella sala della biblioteca del Palazzo apostolico, la ricerca difficile di una pace «giusta e stabile», e Volodymyr Zelensky che regala a Francesco un quadro sul massacro di Bucha, compiuto dai militari russi nel marzo del 2022 nella cittadina a nord di Kiev: raffigura una bambina in cappotto e sciarpa, «Marichka», uno sguardo di dolore e rimprovero rivolto allo spettatore sullo sfondo di edifici devastati e cadaveri per strada, il racconto che accompagna il dipinto narra le esecuzioni sommarie e le torture patite dal almeno 637 civili e ricorda la denuncia per «genocidio» alla Corte penale internazionale. (Corriere Roma)