Houthi attaccano navi militari Usa

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ESTERI

Nel tardo pomeriggio di ieri, alle 18 ora italiana, il portavoce militare dei ribelli Houthi, il brigadiere generale Yahya Saree, ha rivendicato un attacco contro navi da guerra statunitensi. Secondo quanto dichiarato, la portaerei Abraham Lincoln, situata nel Mar Arabico, e due cacciatorpediniere americani nel Mar Rosso sono stati colpiti da missili e droni lanciati dalle forze armate yemenite. Saree ha precisato che l'operazione militare è stata condotta in risposta a presunte attività ostili pianificate dagli Stati Uniti contro lo Yemen.

L'attacco, che ha visto l'impiego di missili da crociera e droni, è stato descritto come una doppia operazione militare: la prima ha preso di mira la portaerei americana nel Mar Arabico, mentre la seconda ha colpito i cacciatorpediniere nel Mar Rosso. Le forze armate yemenite, attraverso il loro portavoce, hanno sottolineato che l'azione è stata una risposta preventiva alle minacce percepite da parte degli Stati Uniti.

Il Pentagono ha confermato l'attacco, pur non specificando se la portaerei Abraham Lincoln fosse effettivamente tra gli obiettivi colpiti. Le autorità militari statunitensi hanno annunciato che ci saranno conseguenze per l'azione condotta dai ribelli Houthi, senza però fornire ulteriori dettagli sulle possibili risposte.

Questo episodio segna un ulteriore aumento della tensione nella regione, già teatro di numerosi scontri e conflitti.