"Terrorizzare i media", così la guerra in Libano uccide i giornalisti

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

“Oggi le civiltà sanno di essere mortali” sintetizzò il poeta francese Paul Valéry all’indomani della Prima guerra mondiale. A più di cento anni di distanza non abbiamo ancora compreso il rischio di una guerra che rischia di essere totale, capace di non fare sconti a nessuno. I giornalisti restano tra gli obiettivi privilegiati degli attacchi israeliani in Libano. Lo confermano le circostanze degli omicidi di tre giornalisti delle reti televisive Al Mayadeen (filo iraniana) e al-Manar, vicina agli Hezbollah (articolo21)

Ne parlano anche altre fonti

Tre giornalisti uccisi in un raid israeliano in Libano Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)

Ha aggiunto che l’attacco è “deliberato” e mira a “terrorizzare i media per nascondere i crimini e la distruzione”. “Il nuovo attacco israeliano contro i giornalisti (...) è uno dei “crimini di guerra commessi dal nemico israeliano”, ha denunciato il primo ministro libanese Najib Mikati in un comunicato. (RSI.ch Informazione)

Stando alle te… (la Repubblica)

Raid israeliano nel Sud di Gaza con 23 morti, tre reporter uccisi in Libano

Lo riporta The Guardian.Secondo un funzionario israeliano, il gabinetto di sicurezza ha discusso la questione domenica, prima di un voto previsto alla Knesset la prossima settimana su due progetti di legge che vieterebbero all'agenzia delle Nazioni Unite, Unrwa, di operare in Israele. (Corriere della Sera)

Negoziati in ripresa, oggi Blinken è a Londra per parlare di Gaza (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In uno degli attacchi delle IDF sono stati uccisi tre giornalisti e altri due sono stati feriti. Nell’attacco israeliano sono stati uccisi un cameraman e un ingegnere che lavoravano per l’emittente filo-iraniana Al-Mayadeen e un cameraman che lavorava per Al-Manar, la tv di Hezbollah (Giornale di Sicilia)