Corto (circuito) di Muccino sulla Calabria, le polemiche non si placano
E ancora: “Descrive una Calabria dei primi del 900”, “La Calabria non è quella nel video del regista”.
Certamente, è lo scriviamo con convinzione, la Presidente Jole Santelli non ha progettato questo disegno con l’intento di gettare fango su quella terra che lei ha amato tanto.
Non si placano le polemiche su “Calabria terra mia”.
Il cortometraggio di Gabriele Muccino che avrebbe dovuto ritrarre le bellezze della nostra regione, dunque caratterizzare uno spot, continua a far discutere. (calabriadirettanews)
Ne parlano anche altri giornali
Nel 2014, inizio l'avventura professionale con il quotidiano nazionale "Cronache del Garantista", scrivendo di cronaca giudiziaria. Ora collaboro con Cosenza Channel e due riviste nazionali. (Cosenza Channel)
Interviene anche la Fondazione Magna Grecia che premierà chi saprà raccontare la Calabria «fuori dai clichè e dagli stereotipi di cui abbonda il corto di Muccino». Una committenza sbagliata la richiesta di fare raccontare in tutta fretta a un regista la Calabria in pochi minuti. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)
Alla luce di quanto scritto invito tutti a fare un passo indietro e a considerare, con obiettività. Il corto di Gabriele Muccini “Calabria, terra mia” non ha avuto il successo sperato. (Calabria 7)
Poi mi accorgo che alla Calabria è associato il nome del regista Gabriele Muccino, che alla Festa del cinema di Roma ha presentato un corto dedicato alla mia regione, titolo Calabria terra mia. Protagonisti Raoul Bova, nato a Roma ma di origini calabresi, e la compagna, l’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales. (Rolling Stone Italia)
Luoghi comuni a volontà, proprio quelli che dovremmo eliminare per offrire un'altra narrazione della nostra terra. Senza falsi miti e senza primedonne, senza imbrogli e senza retorica». (La Riviera)
Perché ad esempio è così difficile creare collegamenti adeguati, arrivare in aereo a Reggio Calabria o spostarsi in auto o con altro mezzo sulla fascia ionica della regione? Dopo decenni forse sarebbe il momento di capire che tutto ciò non può portarcelo il turista ma, al contrario, dobbiamo crearlo ed offrirlo a noi stessi e agli avventori. (Il Reggino)