Lamp: «Globalizzazione, così i dazi di Trump rilanciano la narrazione populista di destra»
Tutti vincitori. No, tutti sconfitti. Oppure, ricchi privilegiati contro classe media e poveri, multinazionali contro piccole imprese, Stati Uniti contro Cina, lavoratori di casa contro migranti: le recenti minacce di Trump di imporre dazi del 25% sull’intero import da Canada e Messico e di un 10% aggiuntivo sulle merci in arrivo dalla Cina - per quanto lette più come uno strumento di pressione politica per fermare immigrati e traffici di droghe - hanno riportato sotto i riflettori il dibattito planetario sulla globalizzazione, nelle sue diverse narrazioni. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Ammonterebbero al 25% del valore di ogni bene nuovo che varchi le frontiere, e sarebbero imposti fin quando Canada e Messico non rafforzeranno i controlli contro la movimentazione di droghe, in primis il Fentanyl, e dei migranti illegali. (La Gazzetta dello Sport)
Euro in lieve flessione sul dollaro, nelle contrattazioni mattutine la valuta condivisa si attesta a 1,0487 sul biglietto verde. Roma, 3 dic. (Tiscali Notizie)
Le misure proposte includono un dazio del 10% sui prodotti cinesi e un dazio del 25% su quelli provenienti da Canada e Messico. (ClubAlfa.it)
L’abisso che si è aperto davanti agli Stati Uniti (ossia al principale imperialismo, quello occidentale) è di dimensioni tali da annebbiare la mente. Deve essere per questo che nell’ultimo decennio i gruppi dominanti quel paese hanno selezionato personaggi davvero improbabili come “presidenti”. (Contropiano)
Prosegue la composizione della squadra per la prossima amministrazione, il cui insediamento avverrà a partire dal 20 gennaio con il giuramento del tycoon. E già si conoscono le prime misure che egli ha in testa: dazi sulle merci di Messico, Canada e Cina (InvestireOggi.it)
L'indice USDIDX del dollaro statunitense rimbalza da una zona di supporto chiave, sostenuto dalle minacce del futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre dazi del 100% ai paesi membri dei BRICS. Oggi il dollaro statunitense guadagna lo 0,54%, raggiungendo i 106,3800 punti. (XTB)