Trump aleggia sul G20, summit in salita. Il bilaterale tra Meloni e Lula
Il G20 che si apre in Brasile è il primo vertice internazionale dopo le elezioni americane dello scorso 5 novembre. E pur mancando oltre due mesi all’inauguration day che sancirà formalmente l’inizio del secondo mandato alla Casa Bianca di Donald Trump, è del tutto evidente che la sua presenza aleggia sul summit di Rio de Janeiro. Troppo forte il cambio di paradigma che la nuova amministrazione americana imporrà agli attuali equilibri geopolitici, a partire dai due delicatissimi fronti di Ucraina e Medioriente (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il G20 che si apre oggi in Brasile è il primo vertice internazionale dopo le elezioni americane dello scorso 5 novembre. E pur mancando oltre due mesi all'inauguration day che sancirà formalmente l'inizio del secondo mandato alla Casa Bianca di Donald Trump, è del tutto evidente che la sua presenza aleggia sul summit di Rio de Janeiro (il Giornale)
La diatriba tra Milei e Lula non scompone più di tanto Giorgia Meloni, arrivata a Rio de Janeiro sabato notte e che ieri ha vissuto una giornata divisa a metà tra istituzionale e privato: alle 12.30 il bilaterale proprio con Lula, a seguire visita personale alla città e al Cristo redentore insieme alla figlia Ginevra e al ministro Giorgetti, che per l'occasione ha sfoggiato una maglietta del Botafogo. (Avvenire)
La premier domani e dopodomani prenderà parte ai lavori del G20 (LAPRESSE)
Rio de Janeiro ospita il 19° vertice dei leader del G20, evento conclusivo della presidenza di turno del Brasile. Il summit si svolge tra misure di sicurezza rafforzate, in seguito al fallito attentato a Brasilia. (Sky Tg24 )
Fuggita dall’assedio dei giornalisti italiani che speravano di farle qualche domanda nella hall del suo albergo con vista sulla spiaggia di Copacabana, Giorgia Meloni si è presa qualche ora per un giro turistico di Rio de Janeiro (Corriere della Sera)
Gli atti terroristici del 13 novembre contro la Corte Suprema Federale (STF) rappresentano un nuovo preoccupante capitolo nell’escalation di violenza che minaccia la democrazia brasiliana. Quel giorno, un uomo ha lanciato esplosivi contro l’edificio della STF con l’intento di assassinare il ministro Alexandre de Moraes. (IlSudest)