Perché una tazzina di caffé potrebbe presto costare 2 euro
Una tazzina di caffè potrebbe presto costarci molto cara. Il prezzo del caffè arabica (la varietà più pregiata) ha raggiunto infatti sui mercati il livello più alto degli ultimi cinquant'anni. L'offerta sarebbe stata limitata a causa delle preoccupazioni per il raccolto in Brasile, che quest'anno è stato colpito da una grave siccità. I prezzi al massimo dagli anni '70 La libbra di arabica quotata a New York ha toccato così il record negativo dal 1977, ed è stata battuta a 320,10 centesimi. (Today.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La produzione brasiliana di caffè Arabica potrebbe diminuire nella prossima stagione, riducendo ulteriormente le forniture globali già limitate. Con un aumento del più del 70% del prezzo quest'anno, i prezzi hanno raggiunto il livello più alto dal 1977 (XTB)
Nuovo record per l’Arabica sulla piazza di New York sulla scia dei timori di una raccolta 2025/2026 scarsa a causa della siccità che ha colpito il Brasile fino a settembre. Il prezzo del caffè continua a salire. (Corriere della Sera)
Secondo il Financial Times bisogna infatti risalire al 1977 per trovare valori analoghi. A gonfiare le quotazioni contribuisce la siccità di quest'anno in Brasile, che fa presagire raccolti limitati dal primo produttore mondiale in un quadro di forniture già scarse su scala globale. (Tiscali Notizie)
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I contratti future sul mese di dicembre segnano un rialzo del 3,32% a 3,19 dollari per libbra, sui massimi dal 1997 e con un rialzo del 70% da inizio anno. A guidare i rialzi del prezzo concorrono diversi fattori, dalla siccità che ha colpito il Brasile nel corso dell'anno alle difficoltà legate alla logistica. (Tuttosport)
Prezzi in volata per l’incertezza sulla normativa europea riguardo la deforestazione e il meteo avverso. (Milano Finanza)