BCE, Rehn: ci stiamo avvicinando a livello neutrale di tassi di interesse

"Per quanto riguarda la posizione di politica monetaria della BCE, ci stiamo avvicinando a un livello neutrale di tassi di interesse, anche se nessuno sa esattamente quando verrà raggiunto. La direzione delle variazioni dei tassi è chiara, ma la velocità e la portata dei tagli dei tassi dipenderanno dalla nostra valutazione complessiva a ogni riunione". Lo ha affermato Olli Rehn, governatore della Banca di Finlandia e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), durante un evento di UBS a Londra (Teleborsa)

La notizia riportata su altri media

La decisione è stata presa all'unanimità, ma "inizialmente alcuni componenti avevano espresso la preferenza per raccogliere maggiori informazioni e aspettare fino a dicembre", prima di operare una nuova mossa. (Tiscali Notizie)

Ora si prevede che la convergenza dell'inflazione al target del 2% avvenga prima nel 2025. (XTB)

La decisione è stata presa all’unanimità, ma “inizialmente alcuni componenti avevano espresso la preferenza per raccogliere maggiori informazioni e aspettare fino a dicembre”, prima di operare una nuova mossa. (Agenzia askanews)

E se la BCE tagliasse i tassi di interesse proprio per reagire ai dazi di Trump?

Dai verbali relativi all’ultimo incontro della Bce, diffusi oggi, emerge un dibattito piuttosto controverso sull’inflazione e sulle motivazioni che hanno portato al terzo taglio dei tassi di interesse. (Finanzaonline)

La Bce ha considerato la decisione un'azione di "prudente gestione del rischio" in risposta ai deboli dati macroeconomici e alle incertezze sul futuro dell'inflazione. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse a ottobre, nonostante i dati macroeconomici non fossero completamente favorevoli, e i verbali della riunione preliminare ora pubblicati offrono un'analisi dettagliata della decisione. (Business Community)

Ed è stata superiore alle previsioni, avendo conquistato anche il voto popolare e il Congresso. Nel mirino gli ingenti surplus commerciali di paesi come Germania e Italia, oltre alla Cina. (InvestireOggi.it)