Sciopero lavoratori scuola e università,'oggi solo l'inizio'

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Tiscali Notizie INTERNO

"Siamo qui per dire no al taglio dei salari che vuole il governo, per chiedere politiche diverse per il welfare pubblico perché siamo convinti che senza investimenti su scuola, sanità e sul futuro delle nuove generazioni non c'è futuro per il nostro Paese". Così il segretario generale Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, alla manifestazione dei lavoratori di scuola e università davanti al Mim nella giornata di sciopero proclamata dalla Flc Cgil per oggi. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

E’ scattato alle 10 di questa mattina il presidio davanti alla Prefettura di Piacenza organizzato dal sindacato Flc Cgil, per manifestare contro il mancato accoglimento, da parte del ministero, alle richieste del settore. (Libertà)

Docenti e personale ATA hanno manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione il 31 ottobre, in concomitanza con la festa di Halloween, per protestare contro la Legge di Bilancio 2025. Le principali rivendicazioni riguardano l’aumento dei salari, la stabilizzazione del personale precario e maggiori investimenti nella scuola pubblica. (Orizzonte Scuola)

Sciopero scuola 31 ottobre, Rapezzi (Flc Cgil) chiede investimenti e stop al precariato Di (Orizzonte Scuola)

Sono circa 2mila i precari nel mondo della scuola in provincia di Venezia, tra insegnanti e personale tecnico amministrativo, una cinquantina quelli che stamattina sono scesi in presidio in campo San Geremia, a Venezia, per protestare contro la legge di bilancio, che non prevede risorse aggiuntive per l’istruzione e procede invece con i tagli. (La Nuova Venezia)

Il 31 ottobre 2024, il mondo della scuola si è fermato per uno sciopero nazionale indetto da Flc Cgil e altri sindacati di base. La protesta, che ha coinvolto docenti, personale ATA, ricercatori e studenti, denuncia la mancanza di investimenti nel settore, il precariato dilagante e le politiche del governo Meloni, considerate lesive del diritto allo studio e al lavoro. (Orizzonte Scuola)

Salari bassi, precariato, tagli all’Università, autonomia differenziata: tanti i motivi che hanno portato i lavoratori della scuola e della ricerca a manifestare ieri mattina in piazza Roma con un sit-in organizzato dalla Flc Cgil (il Resto del Carlino)