Droni ucraini su Belgorod, madre e figlio uccisi

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Nella notte tra il 28 e il 29 gennaio, un attacco con droni ucraini ha colpito un edificio residenziale nel villaggio di Razumnoye, nella regione di Belgorod, provocando la morte di una madre e del suo bambino di due anni. L'attacco, riportato dall'agenzia Tass e confermato dal governatore locale Vyacheslav Gladkov, ha anche causato il ferimento di altre due persone.

Secondo quanto riferito, i droni ucraini hanno preso di mira anche l'impianto Lukoil-Nizhegorodnefteorgsintez nel distretto di Kstovo, nella regione di Nizhny Novgorod, provocando un incendio. Le immagini dell'incendio sono state diffuse dall'edizione russa della BBC, che ha precisato come l'attacco abbia richiesto l'intervento della difesa aerea. Il canale Telegram "Astra" ha identificato il sito colpito come una delle più grandi raffinerie della Russia.

Nella stessa notte, Mosca ha denunciato l'abbattimento di oltre cento droni ucraini, che hanno causato danni ad abitazioni e infrastrutture, oltre al ferimento di almeno una persona. Gli attacchi, che hanno colpito anche le regioni di Smolensk, Tver e Bryansk, sono stati segnalati dal Kyiv Independent, che ha sottolineato come le ondate di droni abbiano preso di mira impianti petroliferi ed energetici nelle zone occidentali della Russia.

L'incidente di Belgorod, che ha visto la tragica morte di una madre e del suo bambino, rappresenta uno degli episodi più gravi di questa serie di attacchi con droni, evidenziando la crescente intensità del conflitto tra Ucraina e Russia.