La F1 ha tanto bisogno di protagonisti come Carlos Sainz
Ed eccolo Sainz sul podio e travolto dal rito degli abbracci appena levatosi il casco. Calorosi con gli «amici» dentro il team, frenati e formali con chi aveva scelto di allontanarlo da Maranello. Ovvero con John Elkann e Frederic Vasseur (ma ce ne sono altri meno noti che hanno condiviso la scelta) i quali, seppure a malincuore, gli hanno preferito Hamilton sperando di dare alla Ferrari la spinta decisiva verso un ritorno iridato. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altri giornali
Città del Messico come sequel degli Usa, nel segno di una Ferrari che rispetto ad Austin cambia il driver vincente - stavolta tocca a Sainz salire sulla giostra, con Leclerc che manca il secondo posto pur salvando il podio più basso - ma non la sostanza di una macchina adesso davvero competitiva grazie alla quale può alimentare il sogno di conquistare il titolo Costruttori. (Corriere della Sera)
È una domenica di affari da sistemare quella di Carlos Sainz a Città del Messico. "Volevo vincere un'ultima volta prima di lasciare la Ferrari", ha raccontato al termine del GP, spiegando con emozione la storia della sua quarta vittoria in carriera in Formula 1. (La Gazzetta dello Sport)
Una pista antipatica, una chiamata sbagliata, la luna storta. La Ferrari è concentrata per la volata finale, sa che l’obiettivo Costruttori prende sempre più forma e per questo non vuole distrazioni. (la Repubblica)
C’è una bandiera spagnola nelle mani di Carlos Sainz al termine di una domenica messicana perfetta. A consegnargliela, dopo la vittoria del Gran Premio di Città del Messico, è il manager Carlos Oñoro, che per rispettare la tradizione irrompe per pochi secondi in diretta nelle interviste post gara con Marc Gené e abbraccia il pilota, passandogli una bandiera che è simbolo e tradizione. (La Gazzetta dello Sport)
Carlos Sainz ha preso il comando del GP del Messico (che poi vincerà) con una mossa straordinaria ai danni di Verstappen: lo spagnolo si nasconde e con una staccata 'alla Max' fa fuori il campione del mondo al 9° giro. (Corriere TV)
I risultati sono il frutto del lavoro di sviluppo ma anche di un progresso nell’esecuzione del weekend da parte della squadra, oltre che del contributo dei due piloti. La Ferrari in Messico ha confermato i progressi visti nelle ultime gare, e da dopo la sosta estiva la SF-24 è stata quasi sempre in lotta per vincere. (Formu1a.uno)