Il Pd messo a tappeto da questo qua
Daniele Capezzone 20 dicembre 2024 Caro Tony Effe, anche impegnandomi a fondo, non credo di poter mai diventare nemmeno in futuro un suo ascoltatore ideale: sono sfortunatamente fermo al “Clavicembalo ben temperato” di un suo – diciamo – vecchio collega che si chiamava Giovanni Sebastiano Bach. Altro genere, mettiamola così. Ma lei mi è istintivamente simpatico da morire: occhio sveglio, faccia paracula (è un complimento), capacità evidente di orientare i media e di portarli a occuparsi di lei. (Liberoquotidiano.it)
Su altri giornali
Nella storia di Tony Effe e del concertone di Capodanno a Roma bisognerebbe distinguere bene due piani. Distinguere, cioè, il pasticcio del Comune di Roma dal tema della presunta censura. Sul primo punto, il pasticcio, c’è poco da discutere tant… (la Repubblica)
Quella nei confronti del rapper non è stata un’operazione di censura, ma certamente è stata un’operazione maldestra: il tema del sessismo nelle canzoni merita un’attenzione diversa: la polemica mediatica è andata oltre (Corriere della Sera)
Capodanno Roma, Calenda: "Tony Effe? Suoni dove vuole, ma non può essere pagato con soldi pubblici" 20 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Ma le curiosità dei cronisti sono ancora per la cancellazione del concerto di Capodanno al Circo Massimo di Tony Effe: "Rispondo solo sulla piazza, - ha detto il primo cittadino - è un vostro problema" Chiusura a tempo di record per i lavori in vista del Giubileo per il restyling di piazza Risorgimento a Roma. (Repubblica Roma)
All’annuncio si scatenano le critiche da ogni parte politica e il sindaco Roberto Gualtieri ritira l’invito per Tony poiché troppo divisivo, rivendicando il carattere inclusivo della manifestazione, che mostra un’evidente contraddizione in termini: per unire le persone è davvero necessario escluderne altre? Ed è proprio ciò che ribadiscono tutti gli artisti – dai colleghi Lazza e Kid Yugi, fino ad arrivare a Emma e Vasco Rossi - dando il proprio supporto a Tony Effe e gridando lo “stop alla censura!”. (L'HuffPost)
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, da qualche giorno ricorda molto da vicino quei bambini presi con le mani nella marmellata che nel dubbio si scusano con tutti, anche con la marmellata. (Secolo d'Italia)