Spid, Zangrillo: "Il sistema di identità digitale va migliorato ma non abolito"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sky Tg24 INTERNO

Il ministro della Pubblica Amministrazione mette di fatto la parola fine alla polemica nata in seguito alle parole di Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, su una possibile virata verso l'uso univoco della Cie (la carta di identità elettronica) ascolta articolo Condividi “Un patrimonio da salvaguardare”. Definisce così lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale, COS'E' E COME SI RICHIEDE) il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo mettendo di fatto la parola fine alla polemica nata in seguito alle parole di Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, su una possibile virata verso l'uso univoco della Cie (la carta di identità elettronica). (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altre testate

Rispondiamo alla lettera di Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, pubblicata sul Corriere della Sera in merito all’intenzione del governo di spegnere gradualmente il servizio SPID a favore della carta d’identità elettronica, CIE, come unica forma di autenticazione per cittadini e imprese per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione. (Agenda Digitale)

Sono molte le falle che potrebbero ostacolare l'intenzione di creare un'unica identità digitale, spegnendo Spid per privilegiare la CIE: dalla questione della sicurezza alla prossima disponibilità dello European Digital Identity Wallet. (Agenda Digitale)

Il Governo Meloni potrebbe accantonare lo Spid, l'identità digitale unica che consente di interfacciarsi con tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Per il momento c’è solo una dichiarazione d’intenti, che ci arriva per bocca di Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, in occasione della convention per il decennale dalla fondazione di Fratelli d’Italia (posizioni poi ribadite con una lettera al Corriere). (Lega Nerd)

“Non possiamo chiedere ai cittadini di costruire nuovi rapporti con la pubblica amministrazione e poi tornare indietro, dobbiamo accompagnarli in un processo di rinnovamento”. Le parole del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo (Forza Italia) sullo Spid sono diverse da quelle pronunciate nei giorni precedenti dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti (Fratelli d’Italia). (Start Magazine)

Frutto di un’ubriacatura per la tecnologia e di una scelta in linea con i processi di compressione delle prerogative dello Stato e dei cittadini a favore di BigTech, SPID e firma digitale dovrebbero essere cancellati, perlomeno nella loro forma attuale. (la Repubblica)

sono invalido quasi non deambulante. Non ho diritto all'accompagno perché “sto bene”. Non ho auto. Non ho familiari. Vivo solo. Assumo quotidianamente (dal 1999) otto farmaci salvavita. In questi tre anni la ricetta elettronica è stata un enorme aiuto. (Avvenire)