Sequestrati 243mila prodotti pericolosi per la salute
Continuano da parte del Gruppo di Taranto e delle Compagnie di Manduria e di Martina Franca gli interventi a contrasto della diffusione sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. I controlli svolti dai Finanzieri hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro presso 11 esercizi commerciali di Taranto Manduria, Sava, San Marzano di San Giuseppe, Martina Franca e Grottaglie oltre 243.000 prodotti, tra i quali led luminosi, prodotti cosmetici e imballaggi, privi delle informazioni previste dal “ Codice del Consumo ”. (Tarantini Time Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La Gdf di di Verona ha eseguito, mercoledì 30 ottobre, il fermo disposto dal Pubblico Ministero, convalidato dal Gip del tribunale del capoluogo veneto, conducendo in carcere un imprenditore veronese operante nel settore del commercio di prodotti petroliferi, il figlio e il commercialista della società, poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, «di un’ingente frode fiscale». (Milano Finanza)
LEGGI LE ULTIME NEWS Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato, come misura preventiva, disponibilità finanziarie, quote societarie, immobili, mezzi di trasporto e conti correnti italiani ed esteri per oltre 33 milioni di euro, pari al profitto della frode attribuita agli indagati. (Daily Verona Network)
Sequestrati, inoltre, disponibilità finanziarie, quote societarie, beni immobili, mezzi di trasporto e conti correnti italiani ed esteri per oltre 33 milioni di euro, equivalenti al profitto della frode perpetrata dagli indagati. (PUPIA)
Ceccano – È rientrato in Italia oggi Gennaro Tramontano. Tornato in provincia, gli agenti della Squadra Mobile di Frosinone, che hanno condotto le indagini coordinate dalla Procura europea, gli hanno notificato il provvedimento del Gip del Tribunale di Frosinone, Ida Logoluso e “Rino” Tramontano è finito ai domiciliari come gli altri nove indagati. (Frosinone News)
Tra i fermati figurano l'imprenditore petrolifero Giulio Damian, suo figlio Dario e il commercialista Emilio Oliviero, accusati di aver architettato un piano criminoso che prevedeva la creazione di nuove società destinate a generare falsi crediti d'imposta. (La Piazza)
I finanzieri hanno eseguito un fermo disposto dal pm e convalidato dal gip del Tribunale di Verona, sottoponendo gli indagati a custodia cautelare in carcere. (LAPRESSE)