Tarcisio Burgnich, non solo la roccia
In questa tempesta, in mezzo a questa gioventù che rivendicava la propria dimensione in un paese contraddittorio, diviso, lui Tarcisio Burgnich da Ruda, friulano doc, parve sovente essere sostanzialmente in antitesi ai tempi.
I ragazzi oggi sono troppo diversi e distanti da quel calcio, da quel tempo, per comprendere chi è stato, cosa ha rappresentato Tarcisio Burgnich.
In fondo, forse questa è stata la grande, invisibile, rivoluzione al ruolo di difensore di Tarcisio Burgnich: evidenziare la differenza tra durezza e violenza, fare del marcare l’avversario un’arte, che come tutte necessitava di studio e applicazione
La Roccia riportò in carreggiata gli azzurri, che erano stati puniti solo quattro minuti prima dall’implacabile Muller. (Esquire Italia)
La notizia riportata su altre testate
STRISCIONE DELLA NORD CONTRO LA PROPRIETA' Così il presidente federale Gabriele Gravina ha voluto salutare Tarcisio Burgnich, "Roccia" della Grande Inter scomparsa nelle scorse ore. (Fcinternews.it)
Per la morte di Tarciso Burgnich hanno espresso il proprio cordoglio un numero incredibile di tifosi, personalità dello sport e le società di calcio che sono state legate a lui, come il Napoli e l’Inter Ha esordito in serie A a soli 20 anni, indossando la maglia bianconera dell’Udinese. (Bigodino.it)
Burgnich, uno dei più grandi difensori del Novecento, conquistò l’immortalità nella memoria collettiva. di Leo Turrini. “Vabbè, anche tu.”. Tarcisio Burgnich in fondo se lo aspettava. Italia raggiunta in extremis dai tedeschi, grazie ad una rete di Schnellinger, milanista che non varcava mai la metà campo (Quotidiano.net)
Per leggere la notizia completa, acquista il “Corriere dello Sport” in edicola, visita il sito web oppure abbonati all’edizione cartacea/digitale Non amava i palcoscenici, aveva una comunicazione normale, un grande campione dentro e fuori il campo». (Inter-News)
Curiosa la tua carriera incentrata all'impedire il gol degli avversari, ma celebrata e ricordata dai più per l'unico da te realizzato. In quel 1968 per la finale Italia-Jugoslavia, per l'unico successo azzurro in Europa tu eri in campo e io sugli spalti. (Il Messaggero)
«Ciao Mister, grazie per quel magico esordio a Bologna, te ne sarò sempre grato!», ha scritto il commissario tecnico su Instagram Roberto Mancini ha ricordato Tarcisio Burgnich, ex campione d’Europa con la Nazionale italiana nel 1968: il messaggio del ct. (Samp News 24)