Fabi: mutui, tassi scendono in attesa della riunione del 6 giugno. Le previsioni del sindacato bancari

SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito ECONOMIA

Lo scorso 14 settembre è stato deliberato l’ultimo aumento del costo del denaro, pari a un quarto di punto percentuale, portando il tasso base dal 4,25% al 4,5%. Dopo 10 rialzi consecutivi, nelle successive riunioni di fine 2023 e di inizio 2024, la Bce ha lasciato i tassi fermi, lasciando ipotizzare che nella riunione del 6 giugno possa essere avviata l’auspicata una riduzione. La Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) ha diffuso alcuni dati e previsioni su come è mutato il credito alle famiglie del nostro Paese, come sono già cambiati e come potrebbero evolvere i tassi d’interesse. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)

Su altri media

I tassi d'interesse sembrano viaggiare verso la riduzione, con importanti effetti sui mutui e sui prestiti che le banche forniscono alle famiglie. (QuiFinanza)

Mutui e finanziamenti, i risparmi Una buona notizia per chi ha recentemente sottiscritto un mutuo o un finanziamento. Nel 2023 i mutui a tasso variabile avevano oltrepassato il 6%, oggi, invece, la media dei tassi di interesse è decisamente in calo con un evidente vantaggio per coloro che vogliono acquistare una casa, un’auto o altri beni. (Internapoli)

Dal mercato del credito dipendono le sorti del settore immobiliare. Infatti, i mutui sono per le famiglie la via principale d’accesso alla casa. Diamo allora un’occhiata agli ultimi dati, avvalendoci degli esperti del settore. (Lignius.it)

Così, chi pagava una rata di 500 euro al mese, si è ritrovato a pagarne 890. Ma c’è una luce in fondo al tunnel: dopo 10 rialzi consecutivi, la Banca Centrale Europea (BCE) ha lasciato i tassi fermi, facendoci ipotizzare una possibile riduzione a partire da giugno 2024. (Immobiliare.it)

Altri gruppi – come Credit Agricole (+10%), Credem (+20%) e Ing (+59%) – sono andati invece in controtendenza. Nel 2023 i Big hanno ridotto i mutui erogati: Intesa Sanpaolo è passata da 15,1 a 8,7 miliardi di euro (-47% a/a), UniCredit da 4 a 1,6 mld (-60%); anche in Bnl e Banco Bpm i prestiti ipotecari si sono contratti di un terzo. (PLTV)

Risparmio in arrivo per chi ha sottoscritto un mutuo o un finanziamento. Durante il 2023 i mutui a tasso variabile avevano oltrepassato il 6%, una cifra importante che aveva portato i cittadini a un esborso notevole. (ilGiornale.it)