Sulle banche tasse senza furore

Tassare, e tasseremo, aveva tuonato un anno fa Giovanbattista Fazzolari, il feroce Saladino di Giorgia Meloni, incaricato dalla Sorella d’Italia di cancellare le ingiustizie del mondo. “Siamo l’unico governo che ha il coraggio di mettere un’imposta sugli extra-profitti delle banche”. Sappiamo poi com’è andata a finire: un prelievo mal fatto e mal gestito. Quel prelievo che doveva tosare la pecor… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Così, all'Adnkronos, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso commentando, a distanza, le parole del vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani. Siamo culturalmente contrari a misure di questo tipo", ma si è parlato " di contributo da parte di chi ha avuto maggiori profitti negli ultimi anni, negli ultimi due anni". (Civonline)

L’esortazione è alla calma. La volontà è non fare strappi. (L'HuffPost)

Si delinea una svolta sui cosiddetti extra-profitti delle banche o si tratta soltanto di tentativi per arrivare a un qualche risultato, ma nella confusione anche dei linguaggi? Diverse interviste rese dal vicepremier Antonio Tajani sembrano prospettarlo. (Milano Finanza)

Lo ha detto il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, a Siracusa, a margine di un incontro sulle agromafie. Siamo 4 formazioni politiche e come avviene in ogni buona famiglia, ci sediamo, ci confrontiamo e alla fine adottiamo la scelta che riteniamo più giusta, non più utile". (Civonline)

Mentre appare in via di definizione il puzzle relativo a taglio del cuneo, riduzione dell’Irpef fino a 60mila euro di reddito e interventi per la famiglia e la natalità. È tensione, nel governo e nella maggioranza, sull’ipotesi di una forma di contribuzione delle banche (ma anche delle imprese di assicurazione e dell’energia) alla manovra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ultim'ora news 23 settembre ore 20 (Milano Finanza)