La conversione di Zuckerberg: con Trump e Musk contro la censura. Ue avvertita

Proprio mentre vorrebbero imbavagliare Musk, perdono anche Zuckerberg… Vedrete, dopo il video di ieri, Mark Zuckerberg verrà iscritto in un batter d’occhio nella lista dei cattivi, degli appestati, da almeno mezzo mondo politico e mediatico, italiano ed europeo. Forse non nella stessa posizione di Musk, ma subito dopo di lui. No, nemmeno la conversione del fondatore di Facebook, che ieri ha annunciato l’abbandono degli strumenti di censura social e ha abbracciato il free speech seguendo la via tracciata da Elon Musk, insinuerà in loro il dubbio di avere torto, si limiteranno ad aggiungere una nuova figurina nell’album della immaginaria “Tecnodestra”. (Nicola Porro)

Su altri giornali

Una ragazza di 19 anni ha visto il suo seno ingrandirsi di quattro volte rispetto alle dimensioni originali, passando da una coppa B a una tripla G, nei mesi successivi alla somministrazione del vaccino Covid Pfizer. (Il Giornale d'Italia)

La decisione di Meta di sospendere, «a cominciare dagli Stati Uniti», le pratiche di moderazione dei contenuti online su Facebook, Instagram e Threads in nome della «libertà d’espressione» è vista, nei palazzi Ue, come la conferma della turbo-deregulation in arrivo con il ritorno del tycoon alla Casa Bianca, per di più affiancato stavolta dal patron di X Elon Musk. (ilmessaggero.it)

Un gruppo di ricercatori italiani, guidati da Francesco Violi dell'Università Sapienza di Roma, ha identificato il meccanismo molecolare alla base delle reazioni avverse - come ictus e trombosi - associate alla somministrazione del vaccino Covid AstraZeneca. (Il Giornale d'Italia)

Meta, fact-checking su Facebook e Instagram: come cambia e cosa sapere

Come cambieranno le cose Addio al fact-checking su Meta (Virgilio Notizie)

Un incoraggiamento. Invece nei cinque minuti del messaggio urbi et orbi, il gran capo di Meta non ci gira troppo intorno: tra pochi giorni arriva Donald Trump al potere, è cambiato il vento, anche noi si fa come X. (WIRED Italia)

Attualmente, questo modello è attivo su X (ex Twitter). Il nuovo modello delle “community notes” si baserà sul crowdsourcing della verifica delle informazioni: affiderà a un gruppo selezionato di utenti il compito di aggiungere note di contesto ai contenuti. (Sky Tg24 )