Referendum di cittadinanza, ko il sito del ministero per la raccolta firme: sono oltre 300mila, l’obiettivo è averne altre 200mila

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il portale del ministero della Giustizia su cui firmare per i referendum è attualmente ko. Il sito sta avendo molti problemi di caricamento e gli utenti – anche quando riescono a collegarsi e identificarsi tramite lo Spid – approdano su una pagina che recita “Si è verificato un errore interno al server”. La circostanza avviene nei giorni in cui entra nel vivo il rush finale per la raccolta di adesioni per il cosiddetto referendum di cittadinanza “per chiedere – si legge sul sito di Cittadinanzattiva – che l’Italia si adegui alle norme dei grandi Paesi europei: potranno essere sufficienti 5 anni di permanenza legale in Italia (non più 10) per poter richiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla alle proprie figlie e ai propri figli minorenni. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Mancano pochi giorni per firmare e raggiungere il numero di firme necessario. Mancano 300mila firme e penso che è una delle cose che potrebbe riportare un po’ di giustizia e fotografare il cambiamento di un Paese”, ha spiegato in un video condiviso sulle pagine di Possibile, sottolineando che chi vive in questo Paese potrà così avere “gli stessi diritti degli altri”. (Il Fatto Quotidiano)

È una corsa contro il tempo perché nelle ultime ore si sono superate le trecentomila firme: in una settimana dobbiamo arrivare a mezzo milione. "Il referendum sulla cittadinanza proposto da Più Europa e alcune associazioni sta cercando disperatamente di raccogliere le firme. (Civonline)

Questa è la proposta del referendum sulla cittadinanza promossa dalle organizzazioni degli italiani senza cittadinanza insieme a una rete di circa 50 tra associazioni e partiti da Libera a Action Aid a Oxfam. (La Stampa)