Metropolis - Chi pace acconsente. Perché Netanyahu accusa l'Onu. Con Fratoianni, Giannoli, Giubilei, Malpezzi, Manna, Molinari, Iannuzzi e Olivero. Poi Gancitano e Santerini

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Netanyahu definisce le Nazioni Unite "una palude antisemita" mentre alcune delegazioni lasciano l’aula. Israele dice di volere la pace ma non si ferma, bombarda Beirut e sul Libano cala l’incubo di una nuova Gaza: perché la diplomazia non sta riuscendo a fermare l'escalation? Dopo quattro mesi di sgambetti e rimpalli a destra, la Rai ha un nuovo Cda, ma le opposizioni si dividono: M5s e Avs accettano una poltrona in consiglio, il Pd non partecipa al voto. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Benjamin Netanyahu non ha alcuna intenzione di allentare la presa nella guerra contro Hezbollah e Hamas. (il Giornale)

Netanyahu e il suo discorso delirante all'Onu: il premier dello Stato ebraico oggi ha attaccato frontalmente l'organizzazione, durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. (Il Giornale d'Italia)

Concludendo il suo intervento dal podio dell'Assemblea generale delle Nazioni unite, il premier di Israele Benjamin Netanyahu ha definito l'Onu una "palude di bile antisemita". Al suo ingresso in sala per pronunciare il suo discorso dal podio, alcune delegazioni hanno lasciato l'aula. (il Giornale)

Netanyahu, la civiltà del bombardiere

Caccia israeliani hanno bombardato il quartiere di Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, dove si nasconde il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un intero isolato è stato sgretolato e centinaia di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. (Tp24)

NEW YORK. «Basta così» dice Benjamin Netanyahu dal podio dell’Assemblea generale dell’Onu davanti a una sala quasi deserta, dove i delegati dei Paesi arabi lasciano i loro scranni quando il premier israeliano prende la parola e sulle tribune ci sono le famiglie degli ostaggi che di tanto in tanto applaudono. (La Stampa)

Il discorso sulla pace che Benyamin Netanyahu ha letto ieri alle Nazioni unite non è terminato quando è sceso dallo scranno più alto del pianeta. Ma un’ora dopo, quando una serie di esplosioni senza precedenti ha ridotto in macerie sei palazzi a Beirut città, seppellendo un numero imprecisato di persone e terrorizzando un popolo intero. (il manifesto)