Papa Francesco, pastore errante dell'Asia (di M.A. Calabrò)
“Vecchierel bianco, infermo/ mezzo vestito e scalzo/ con gravissimo fascio in su le spalle”. Come il pastore del Canto notturno di Giacomo Leopardi, Papa Francesco intraprende lunedì 2 settembre una visita in Asia e Oceania, nel suo viaggio internazionale più lungo e faticoso, alla soglia degli 88 anni. Forse il viaggio papale più lungo in assoluto. Quattro nazioni (Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor est e Singapore) in due continenti, per un totale di quasi 40mila chilometri da percorrere non nelle steppe, ma sull’acqua, di isola in isola, fino alla barriera corallina nel Pacifico, minacciata dal cambiamento climatico (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre testate
Dal 3 al 13 settembre. Speciali del programma “Il diario di Papa Francesco”. Approfondimenti e servizi del Tg2000 e su Radio inBlu2000 (Toscanaoggi.it)
Città del Vaticano Il dialogo e la convivenza armoniosa tra le religioni, la riconciliazione sociale, i cambiamenti climatici e i loro effetti devastanti in terre di oceani e di vulcani, l’equilibrio tra lo sprint economico e tecnologico e lo sviluppo umano, sociale e spirituale dei popoli. (Vatican News - Italiano)
Undici giorni in Asia per Papa Francesco, undici giorni durante i quali toccherà quattro Paesi diversissimi tra loro: l’Indonesia del dialogo con l’Islam, il Timor Est Paese più cattolico al mondo, Papua Nuova Guinea, in Oceania in realtà, dove si vive il rischio del disastro ambientale, e infine Singapore, che è un po’ un avamposto per l’Asia continentale, verso la Cina ma anche verso il Vietnam. (ACI Stampa)