Fashion for relief, Naomi Campbell valuta il ricorso. Le accuse della Charity commission «incomplete e fuorvianti»
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Naomi Campbell alla mostra «Naomi in fashion» al Victoria & Albert museum di Londra (ph Dave Benett, courtesy Victoria & Albert museum) «Dopo aver esaminato attentamente il rapporto della Charity commission relativo a Fashion for relief, trovo che le sue conclusioni siano incomplete e fuorvianti nella considerazione delle prove». Con queste parole Naomi Campbell ha definito i risultati dell'indagine che ha portato l'autorità di regolamentazione britannica a vietarle di gestire l'ente benefico da lei fondato nel 2005 per i prossimi cinque anni. (Milano Finanza)
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«Non avevo il controllo della mia associazione di beneficenza, l’ho affidata a un avvocato, stiamo indagando per scoprire cosa e come sia successo». Queste le parole di Naomi Campbell che ieri sera, durante la cerimonia a Parigi con cui è stata insignita della prestigiosa onorificenza di Cavaliere dell’ordine delle arti e delle lettere, ha rotto il silenzio sulla recente vicenda che l’ha vista coinvolta. (Milano Finanza)
Proprio mentre a Parigi veniva insignita del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, uno dei più alti riconoscimenti francesi, dalla ministra della cultura Rachida Dati, oltremanica il nome di Naomi Campbell finiva al centro di uno scandolo legato al mondo della beneficenza e in particolare della sua Fashion for Relief, "mal governata e con una gestione finanziaria inadeguata". (Elle)
Naomi Campbell non riuscirà a godersi appieno il riconoscimento di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere ottenuto ieri a Parigi, dov Accedi qui Già registrato? Fashion Magazine utilizzerà le informazioni personali con rispetto. (fashionmagazine.it)
“Non ero coinvolta nelle operazioni quotidiane dell’organizzazione e ho affidato la gestione legale e operativa ad altri”, ha fatto sapere Campbell attraverso una lettera. La supermodella ha avviato indagini all’interno del suo staff e ha annunciato il ricorso dopo la condanna a 5 anni di interdizioni da attività benefiche per aver sostenuto spese personali attraverso la sua Onlus Fashion for Relief. (Virgilio Notizie)
Naomi Campbell non ci sta. Rifiuta accuse e condanne e annuncia il ricorso dopo aver già avviato «indagini» nel suo staff per capire cosa sia successo. (Corriere della Sera)
Naomi Campbell nella bufera. I soldi della beneficenza usati per usi personali La vicenda, denunciata un paio d'anni fa, è stata chiusa adesso dalla Charity Commission, l'autorità indipendente incaricata di sorvegliare oltre Manica l'attività delle ong impegnate nel terzo settore, la quale ha certificato la malversazione delle risorse dell'ong in questione e la mancata destinazione di parte delle donazioni raccolte agli scopi benefici indicati. (corriereadriatico.it)