Usa. Trump pensa a dazi sulle merci cinesi

Di Giuseppe Gagliano – Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sta considerando l’imposizione di dazi del 40% sulle importazioni cinesi a partire dall’inizio del 2025. Questa possibile scelta, anticipata dalla Reuters, rappresenta un punto cruciale nel panorama delle relazioni economiche e politiche internazionali. I dazi non sono solo uno strumento economico, ma incarnano anche un messaggio politico chiaro, volto a riaffermare la centralità degli Stati Uniti nella competizione globale con la Cina (Notizie Geopolitiche)

Se ne è parlato anche su altri media

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca stravolgerà i rapporti tra l’America e la Cina oppure la relazione si manterrò ancora all’intero delle quattro linee rosse? E come evolverà la relazione commerciale? Come cambieranno i rapporti Usa-Cina con Trump? Parla Sisci (Start Magazine)

Anche se da parte cinese non era stata espressa alcuna preferenza riguardo all’esito delle elezioni americane, la vittoria di Trump ha reso più vicina la rivoluzione del commercio mondiale, in cui la Cina è il massimo protagonista e, nello stesso tempo, il maggiore problema per gli Stati Uniti (ilmessaggero.it)

Con l’elezione di Donald Trump alla Casa bianca si prevede una svolta nei rapporti con la Cina che dovrebbe mutare in modo importante l’economia globale. Durante il prossimo mandato di Trump si definiranno quei rapporti e le cosiddette “guerre commerciali”. (Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo)

La Cina, il Wto e le nuove guerre commerciali

Le dichiarazioni sono emerse durante un incontro con i media organizzato per affrontare le prospettive delle relazioni bilaterali. Il vice ministro del Commercio, Wang Shouwen, ha espresso la volontà della Cina di intraprendere un confronto costruttivo con Washington, sottolineando che il dialogo dovrebbe basarsi sui principi del rispetto reciproco. (Economy Magazine)

PECHINO (l'Adige)

C’è chi dice che la politica di Trump sulla Cina sarà negativa, c’è chi invece non lo dà per scontato. Dall’altra, potrebbe - come in passato - intaccare i rapporti con gli alleati indebolendo l’azione dell’Occidente, avvicinando la Cina ad un’Ue meno allineata all’orbita Usa e più propensa a mediare per risolvere i conflitti in corso. (Fanpage.it)